Gela. Il dramma vissuto dalla famiglia del piccolo Loris Rodoti, morto a soli nove anni, è stato un terribile fulmine per tutta la città. I funerali, che si tengono nella chiesa di San Sebastiano, hanno concentrato migliaia di persone, tutte per dare l’ultimo saluto a Loris. In prima fila, i genitori e i familiari che non lo hanno mai lasciato solo, in settimane che sono state di sofferenza, illusione e poi di dramma. Una maglia della Juventus è stata posta sulla bara bianca, accompagnata in chiesa. Tra i presenti, i compagni della scuola calcio, con uno striscione.
Il volto di Loris è non solo negli striscioni ma anche nelle magliette indossate per ricordarlo. Sono due le indagini in corso, condotte dai pm della procura di Gela e da quelli di Palermo.
Si valuta l’incidente stradale, che a fine gennaio lo condusse a un primo trasferimento ospedaliero, e poi il progressivo peggioramento, dopo la dimissioni.
Per questo motivo, ci sono diciassette medici attualmente indagati, oltre ai due occupanti della vettura che lo ha investito, a Settefarine.