Lotta alla “mala movida”, locali chiusi di notte e più forze dell’ordine: ora ordinanza

 
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Gela. Istituzioni locali, forze dell’ordine e i magistrati della procura temono sviluppi ancora peggiori da quella che il procuratore capo Fernando Asaro ha definito “mala movida”. Questa mattina, nel corso del tavolo convocato in municipio anche a seguito di quanto accaduto nella stazione di servizio “Gb oil”, sono state proposte misure ulteriori per contrastare forme di violenza, troppo spesso collegate ai giovani che anche di notte si sono resi protagonisti di risse e danneggiamenti. Una situazione grave che fa il paio con il mancato rispetto delle norme anti-Covid. Così, prefetto, questore, sindaco, forze dell’ordine e magistratura hanno ribadito l’esigenza di ulteriori controlli. Dal 19 ottobre, saranno attive due squadre della Cio dei carabinieri. A partire da questa sera e nell’arco notturno, invece, nei rispettivi quadranti di intervento sarà rinforzata la presenza di pattuglie della polizia, dei carabinieri e della guardia di finanza. La polizia stradale effettuerà invece appositi servizi di controllo lungo le statali di collegamento con i limitrofi territori delle province di Agrigento e di Ragusa. Negli scorsi giorni, era stato deciso il ripristino della presenza dell’esercito per i controlli anti-Covid. Il sindaco Lucio Greco, inoltre, ha accolto la richiesta di limitare gli orari di apertura notturna dei locali. Dalla domenica e fino al giovedì, potranno stare aperti non oltre le ore 00,30. Venerdì e sabato, invece, la chiusura è fissata per le ore 1,30, come aveva già spiegato il sindaco, che a breve dovrebbe firmare un’ordinanza.

Limitazioni giustificate dalla necessità di evitare assembramenti e soprattutto fare in modo che il “branco” non trovi terreno fertile. Probabilmente, Greco convocherà la organizzazioni di settore per tentare di predisporre servizi di vigilanza privata. Nel corso dell’incontro, è stata rilanciata la necessità di una “vigilanza sociale”. I cittadini devono collaborare, qualora si accorgano di episodi di violenza oppure di misure anti-contagio non rispettate. Anche il prefetto convocherà le organizzazioni del settore per arrivare ad un quadro più preciso.

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