Lombardo, "sì alla rete ospedaliera ma con le osservazioni per Gela, non accetto mistificazioni"

Gli autonomisti sanno di essere osservati speciali e con i loro riferimenti regionali stanno cercando di garantire qualche "concessione" in più per il nosocomio, consci che il sindaco Di Stefano non pare intenzionato a creare casi politici, almeno adesso

24 settembre 2025 10:20
Lombardo, "sì alla rete ospedaliera ma con le osservazioni per Gela, non accetto mistificazioni" -
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Gela. La posizione degli autonomisti dell'Mpa, anche sulla rete ospedaliera varata ieri in commissione salute dell'Ars, è sempre sotto la stretta valutazione degli alleati del sindaco Di Stefano. Ieri, i lombardiani, in Ars, hanno detto sì alla rete ospedaliera e lo avevano già fatto in giunta: il loro riferimento, il deputato Giuseppe Lombardo, ha però presentato osservazioni per l'emodinamica da attivare al "Vittorio Emanuele". "Non accetto mistificazioni, illazioni o demagogie su un tema delicatissimo qual è il diritto alla salute. Sull’ospedale di Gela c’è stato un impegno determinante da parte mia in commissione sanità e del gruppo dirigente locale autonomista, in piena sinergia con l’amministrazione comunale e con il sindaco Di Stefano perché si ponesse un rimedio serio e concreto rispetto a un’ipotesi iniziale di rete ospedaliera che penalizzava eccessivamente la struttura di Gela. In primis la cancellazione della Stroke Unit, vitale per la posizione geografica e strategica del territorio. Grazie alle interlocuzioni con il governo - dice Lombardo - e al lavoro in commissione siamo riusciti a ripristinare e reinserire la Stroke all’interno dell’ospedale di Gela. È vero, nell’ultima seduta abbiamo registrato un taglio di dieci posti letto, ma si tratta di un taglio fisiologico, su posti non attivati e molto inferiore rispetto a quelli subiti da altri ospedali siciliani, in alcuni casi fino a tre volte tanto. Questo rientra in un quadro complessivo di riduzione di 367 posti letto su scala regionale, conseguenza del calo demografico di circa 500.000 abitanti rispetto al 2019, come previsto dal Dm70, chiarisce il deputato autonomista. Il sì alla rete ospedaliera che ho dato in commissione è un sì condizionato alle osservazioni che ho presentato. Il governo si è impegnato a prenderle in considerazione quando l’ipotesi di rete, oggi al vaglio ministeriale, tornerà da Roma per la successiva discussione in commissione e in giunta. Va ricordato che questa rete ospedaliera nasce anche dalla necessità di salvaguardare la cardiochirurgia pediatrica di Taormina, che riteniamo vitale e strategica per la salute dei bambini più fragili. Per questo ho dato un sì responsabile, legato a un progetto decisamente migliorato rispetto alla versione originaria e corredato anche dalle mie puntualizzazioni. Al primo punto di tali osservazioni vi è l’ospedale di Gela e la necessità di attivare l’Emodinamica. Abbiamo chiesto al governo regionale di valutare concretamente l’istituzione dell’Emodinamica a Gela. Le distanze con Caltanissetta rendono indispensabile una soluzione di prossimità. L’analisi congiunta dei bisogni di salute, dei tempi di percorrenza e dei carichi consolidati di casi conferma che l’attivazione dell’Emodinamica a Gela è una misura clinicamente necessaria e organizzativamente sostenibile. Su questa proposta, che riguarda un bacino superiore a 100.000 abitanti rientranti nel distretto sanitario Butera-Mazzarino-Niscemi, abbiamo registrato una positiva apertura da parte del governo”. Il parlamentare autonomista, chiaramente inserito in un patto di governo nel centrodestra del presidente Schifani, ieri è stato citato dal sindaco Di Stefano, che nonostante il voto favorevole degli autonomisti alla rete ospedaliera ha fatto richiamo all'azione per l'emodinamica, sostenuta proprio dall'Mpa. "Questa proposta - conclude Lombardo - è stata formalmente inserita nelle osservazioni che ho consegnato agli atti della commissione sanità in occasione del voto sul parere alla rete ospedaliera. Un voto favorevole, ma condizionato alle nostre indicazioni. L’impegno è e resta quello di garantire ai cittadini di Gela e del distretto un ospedale all’altezza di quella che è la domanda di salute dei cittadini gelesi e dei territori limitrofi”. Gli autonomisti sanno di essere osservati speciali e con i loro riferimenti regionali stanno cercando di garantire qualche "concessione" in più per il nosocomio cittadino, consci che il sindaco Di Stefano non pare intenzionato a creare casi politici, almeno in questa fase.

In foto il parlamentare Ars Giuseppe Lombardo

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