Gela. La scelta l’hanno fatta prima di affrontare la fase più intensa della campagna elettorale che poi ha condotto alla vittoria del sindaco Di Stefano. Gli autonomisti si sono sganciati dal gruppo di centrodestra e dallo schema del governo regionale, supportando il “modello Gela” del primo cittadino e di forze progressiste e civiche. Gli attacchi nei loro riguardi non sono mai mancati, fino a oggi. I lombardiani si smarcano proprio dalle critiche, giunte in primis dai gruppi di centrodestra. “Ci punzecchiano ma è normale dialettica politica – dice l’ex assessore Ugo Costa – ci può stare. Probabilmente, c’è l’intenzione di limitare lo sviluppo del nostro progetto politico ma andiamo avanti. Lombardo? Dovrebbe farci visita entro fine anno. Siamo sempre in contatto con lui e cercheremo di fare il punto sulle ultime evoluzioni, sia per quanto riguarda il rapporto con Forza Italia sia per l’intesa stretta con Lagalla e Micciché. E’ tutto in evoluzione. Sui territori, ci è stata sempre assicurata piena autonomia decisionale rispetto ai percorsi amministrativi e politici”. L’ex presidente della Regione ha collocato il suo Mpa tra le forze del governo Schifani di centrodestra ma in città sta nelle sigle dell’amministrazione comunale, a trazione progressista e civica. “Con il sindaco Di Stefano e con gli alleati non abbiamo alcun tipo di problema – aggiunge Costa – stiamo mettendo a disposizione tutti i nostri riferimenti, in Regione. Non siamo interessati alle primogeniture e questo vale sia per i contribuiti da assegnare in finanziaria ai Comuni in dissesto, compreso quello di Gela, sia per il provvedimento sulle royalties. E’ giusto che tutte le forze politiche, ognuna con la propria collocazione, lavorino per il bene di questa città. La priorità è il bilancio stabilmente riequilibrato e quindi il superamento del dissesto”. Gli esponenti Mpa non hanno rappresentanti in consiglio comunale: l’esito elettorale è stato certamente diverso da quello che si attendevano, seppur con una lista senza big dei voti. Non hanno raggiunto la soglia di sbarramento. Il sindaco non ha mai avuto intenzione di rivedere i rapporti con i lombardiani e la fiducia pare reciproca. “Il nostro assessore Valeria Caci sta lavorando in silenzio ma in modo proficuo – precisa Costa – preferiamo i risultati ai proclami. Il settore servizi sociali è molto complesso, a maggior ragione in una fase di dissesto. Pensiamo che il lavoro in corso stia dando frutti”.
Il blocco originario dell’Mpa locale è stato toccato, non poco, dalla campagna elettorale. Gli esponenti di “Gela città normale”, che sono stati una costola importante del partito in città, la scorsa settimana hanno ufficializzato l’ingresso in Fratelli d’Italia. Il sodalizio politico tra i lombardiani e gli ormai ex Diego Iaglietti e Francesco Trainito (transitati in FdI) era già venuto meno al momento della collocazione per le amministrative. “Hanno fatto una scelta che è naturale – conclude Costa – in campagna elettorale decisero di appoggiare il candidato a sindaco Scerra e poi quello del centrodestra dei partiti Cosentino. L’approdo in Fratelli d’Italia è il normale esito di questo percorso. Noi abbiamo fatto scelte differenti e vogliamo contribuire a portare avanti l’Mpa e il progetto amministrativo del sindaco”.