Gela. “Lo perdono, è un bravo ragazzo e ha sbagliato”. Lo ha detto l’esercente che sarebbe stato aggredito, nel tentativo di sottrargli circa cinquanta euro, dal quarantatreenne Rosario Valvoletti.
La presa di posizione della presunta vittima è arrivata durante l’udienza di convalida dell’arresto effettuato dagli agenti di polizia subito dopo l’irruzione in un mini market del quartiere di San Giacomo.
Il fermo è stato convalidato dal giudice Domenico Stilo ma l’arrestato è stato rimesso in libertà con l’obbligo di firma negli uffici della polizia. L’avvocato Maurizio Scicolone, difensore di Valvoletti, ha messo in dubbio la ricostruzione fornita dagli investigatori.
“Non si è trattato per nulla di una rapina – ha spiegato – il mio assistito ha chiesto un prestito dando in garanzia il proprio documento d’identità ed una carta bancomat. Gli animi, però, si sono surriscaldati arrivando alle mani”.
Una versione analoga a quella descritta dallo stesso Valvoletti. “Ho chiesto solo un prestito – ha ribadito – i soldi li avrei restituiti prima possibile. Non sono un ladro”. Adesso, il quarantatreenne verrà processato il prossimo 2 ottobre.