“Lo avete fatto morire!”, sospetti sul decesso di un anziano: familiari a giudizio

 
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Gela. La morte di un anziano al centro di una vera e propria contesa, sfociata in insulti e in un presunto tentativo d’aggressione, e adesso finita davanti al giudice Antonio Fiorenza. A rispondere alle accuse sono quattro stretti parenti del defunto.

La morte in un appartamento del centro storico. Sarebbero stati gli imputati, infatti, ad accusare la seconda moglie dell’uomo e la figlia di aver provocato il decesso. Teatro della contesa familiare, un appartamento del centro storico. Gli imputati, difesi dagli avvocati Flavio Sinatra e Giuseppe Nicosia, respingono qualsiasi addebito. Le due donne additate, invece, hanno scelto di costituirsi parte civile, rappresentate in aula dall’avvocato Concetta Di Stefano. “Arrivammo nell’abitazione – ha spiegato davanti al giudice un carabiniere chiamato a deporre in qualità di teste – dopo la segnalazione giunta dalla centrale operativa. Nell’abitazione, erano presenti diversi familiari dell’uomo che, intanto, giaceva su una sedia sdraio attorniato dai sanitari del 118. Furono loro, dopo gli accertamenti del caso, a confermare il decesso”. Per i familiari, adesso finiti a processo, sarebbe stata la seconda moglie dell’uomo a provocarne la morte. Presunte illazioni, sempre respinte dalla donna e dalla figlia, che adesso sono finite a giudizio. Nuovi testimoni verranno sentiti nel corso della prossima udienza fissata per il 19 aprile.

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