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L'investimento di Lidl in città, serve la variante: M5S, "una bomba atomica che distrugge le piccole attività"

Gela. La variante al piano regolatore generale che consentirebbe la realizzazione di un punto vendita della catena Lidl in città verrà valutata in consiglio comunale, alla seduta di giovedì sera. La c...

A cura di Redazione
22 maggio 2018 16:40
L'investimento di Lidl in città, serve la variante: M5S, "una bomba atomica che distrugge le piccole attività" -
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Gela. La variante al piano regolatore generale che consentirebbe la realizzazione di un punto vendita della catena Lidl in città verrà valutata in consiglio comunale, alla seduta di giovedì sera. La commissione urbanistica ha appena rilasciato un parere favorevole. I grillini del Movimento cinque stelle, però, già preannunciano il loro no. “Siamo dalla parte dei piccoli artigiani, delle botteghe a gestione familiare, delle piccole e piccolissime imprese locali che ogni giorno, in ogni ambito e settore, cercano di dare vita dal basso al nostro territorio stremato da oltre cinquant’anni di bugie industriali – dicono i consiglieri pentastellati – siamo con i piccoli fruttivendoli, i negozi di alimentari, i panificatori, le botteghe che ancora sanno riparare gli oggetti, i rivenditori di ogni articolo, i ferramenta, i produttori locali, i piccoli negozi di abbigliamento, quelli che ancora vendono elettrodomestici. Noi stiamo con chi rimane a Gela e vuole fare economia sul territorio senza dipendere dai grandi gruppi commerciali”.

I cinquestelle preannunciano il voto contrario. Per i grillini, l’avvio di un centro commerciale Lidl non garantirà vere ricadute occupazionali, ma anzi andrà ulteriormente a danneggiare le piccole attività locali. “L’ennesimo probabile abbaglio, che rischia di essere una bomba atomica che cade sulla nostra piccola economia – spiegano ancora – non un supermercato o una piccola catena di elettronica, ma un grande centro commerciale che vende ogni cosa, prodotta lontano e senza legami con il territorio. Per pochi posti di lavoro si rischia di cancellare un’intera economia. Noi voteremo no, perché diciamo sì alla nostra impresa, a tutti i piccoli imprenditori della città, alle piccole botteghe, diciamo sì alla nostra economia, perché questa città è stata presa in giro per troppo tempo”. L’investimento del gruppo della grande distribuzione organizzata andrebbe a sorgere nella zona di via Venezia, a ridosso del palazzo di giustizia.

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