Gela. Il presunto colpo allo specchietto, un’auto che improvvisamente si materializza e due giovani che chiedono spiegazioni sull’impatto, facendo capire che con un centinaio di euro tutto si risolve. Lo schema della truffa si è ripetuto di nuovo. L’ultima segnalazione arriva dalla zona di Scavone, dove un uomo alla guida di un’utilitaria sarebbe stato fermato da almeno due giovani, probabilmente a bordo di un’Alfa, che pretendevano un risarcimento per un presunto colpo subito dalla loro vettura proprio allo specchietto. Peccato, però, che non c’era stato nessun impatto, ma il “colpo” era stato simulato, giusto per farsi la “giornata” e andare via, magari con un centinaio di euro in tasca. Questa volta, però, ai due è andata male.
Il conducente ha subito capito che in quel tratto di strada non poteva esserci stato alcun impatto, se non simulato, e così ha detto no alla richiesta. I “compari”, da quanto ricostruito, avendo compreso che non c’era possibilità di andarsene via con i soldi, si sarebbero dileguati dopo pochi minuti.
Come ci andata a finire a simulare incidenti povera Gela e i Gelesi, ambientalisti, Politici, Sindacati vi siete mangiati il paese.