Licenza edilizia sospesa e atto intimidatorio, la rabbia di un cittadino

Gela. Aveva ottenuto un’autorizzazione lampo per realizzare cinque villette a Femmina Morta. La revoca è giunta ancora prima che iniziasse i lavori e, adesso, dopo 4 anni di inutile attese, ha subi...

30 settembre 2017 16:39
Licenza edilizia sospesa e atto intimidatorio, la rabbia di un cittadino -
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Gela. Aveva ottenuto un’autorizzazione lampo per realizzare cinque villette a Femmina Morta.

La revoca è giunta ancora prima che iniziasse i lavori e, adesso, dopo 4 anni di inutile attese, ha subito anche un atto intimidatorio.

Un fuoristrada avrebbe deliberatamente investito una parte della recinzione che delimita l’area destinata a diventare residenziale, abbattendone un tratto di circa 50 metri.

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“Ho segnalato il numero di targa del fuoristrada alle forze dell’ordine – spiega Antonio Oliva – Il giorno prima dell’atto vandalico avevo incontrato il conciliatore per ottenere una risposta alla revoca dell’autorizzazione edilizia rilasciata dal Comune nel dicembre di 4 anni fa. L’anno successivo mi venne notificato il provvedimento di revoca per mancanza del parere della Soprintendenza ai Beni culturali, pur non ammettendo la svista. Dopo anni di trattative, e sei mesi di costosa conciliazione, mi ritrovo al punto di partenza ma più esposto in termini di sicurezza. Infatti – conclude Oliva – nonostante la dettagliata segnalazione fornita agli organi inquirenti, l’automobilista, che ha abbattuto una importante sezione della recinzione perimetrale di mia proprietà, continua a girare liberamente”.

“Quando il Comune mi ha voltato le spalle – conclude Oliva – ho deciso di ridurre la larghezza della strada che insiste nella mia proprietà”.

Secondo il presidente della cooperativa “Montelungo91”, l’avvocato Salvatore Ciaramella, Oliva ha ostacolato l’accesso a 15 famiglie realizzando quel recinto. 

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