Gela. Un’accoglienza bellissima e inattesa quella che il coordinamento provinciale Libera di Bergamo ha riservato al Presidio di Gela in occasione del ricordo di Gaetano Giordano, il commerciante ucciso dalla mafia e seppellito ad Almè, in provincia di Bergamo.
Insieme le due associazioni hanno commemorato Rita Atria e Gaetano Giordano a vent’anni dalla loro scomparsa, a loro, infatti, è intitolato il presidio bergamasco. Presente Piera Maggio, cognata di Rita Atria, e Franca Evangelista che hanno raccontato la storia delle loro rispettive famiglie. Percorsi di vita commoventi che hanno avuto come obiettivo comune quello di sensibilizzare la Lombardia verso temi importanti, presenti nel territorio ma pericolosamente sottovalutati: Amministrazioni comunali sciolte per mafia, la Regione Lombardia travolta dallo scandalo corruzione, per citare alcuni degli avvenimenti che ultimamente hanno interessato la zona. La presenza di Libera Gela, e del suo referente Giuseppe Spata, è servita proprio per testimoniare, raccontare e suggerire esperienze di come la Sicilia ha affrontato e superato alcuni problemi.
Nella due giorni d’incontri e dibattiti sono state coinvolte diverse scuole e tutti i sindaci della Valle Bergamasca.
Venerdì mattina la signora Giordano, con Giuseppe Spata, hanno partecipato a un incontro con gli alunni di due scuole del posto e nel pomeriggio hanno preso parte a un programma televisivo su Bergamo tv. Venerdì sera, invece, il sindaco di Filago, presente al convegno di Libera, ha premiato la vedova Giordano e Giuseppe Spata con un gagliardetto.
Usura, rifiuti, appalti, gioco d’azzardo sono i settori sui quali Libera sta operando.