L’esproprio a Farello fu irregolare, per “sanare” concesso muto da più di 3 milioni di euro

 
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Gela. E’ stato uno dei troppi espropri realizzati senza tenere nella dovuta considerazione le norme che regolano la materia. Per “sanare” l’occupazione delle aree in passato servite all’ampliamento del cimitero Farello, il Comune utilizzerà quasi tre milioni e mezzo di euro. Soldi che non arrivano di certo dai “forzieri” del municipio, sempre sul sottile filo dell’equilibrio, ma da Cassa Depositi e Prestiti. C’era già stata l’autorizzazione allo sblocco del mutuo. Adesso, le somme sono state stanziate e concesse a Palazzo di Città. Un via libera che è stato formalizzato dai dirigenti dell’ente, che stanno seguendo la “pratica” Farello. In più occasioni, il Tar ha accolto le istanze avanzate dall’ex proprietario delle aree, che non era stato neanche indennizzato. I giudici amministrativi hanno disposto l’obbligo di provvedere, in tempi celeri.

In municipio, è stato attivato l’iter per coprire quanto dovuto e il mutuo servirà a riparare una procedura, più volte bocciata dagli stessi magistrati amministrativi. Verrà “ammortato” in quaranta rate semestrali, così da restituire quanto concesso da Cassa Depositi e Prestiti.

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