L’emergenza rifiuti, la provocazione dei centristi: “Il sindaco risarcisca la città”

 
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Gela. Come al solito, intorno ai rifiuti ballano i numeri e l’ultima ordinanza firmata dal sindaco Domenico Messinese sembra rafforzare la confusione. Una valutazione condensata in un’interrogazione, appena presentata dai consiglieri comunali di Noi con l’Italia. I centristi chiederanno al sindaco Domenico Messinese e al suo vice Simone Siciliano di spiegare la ragione del milione e mezzo di euro che, per la giunta, serve a finanziare la ripresa dei servizi aggiuntivi e delle attività di pulizia straordinaria. La rimozione dei cumuli costa e le casse del municipio ne stanno risentendo ormai da tempo. Per Vincenzo Cirignotta e Antonio Torrenti, però, l’ordinanza del sindaco, che segue quella di inizio giugno, sarebbe addirittura in controtendenza anche con le cifre che le stessa amministrazione ha messo nero su bianco, denunciando un presunto errore di calcolo nel piano economico finanziario del 2014. Una confusione finanziaria che non contribuisce a fare chiarezza, nonostante le indagini giudiziarie in corso.

Per i centristi, la gestione del servizio rifiuti si starebbero basando solo su “improvvisazione e repentini cambi di indirizzo politico”. I consiglieri, così, chiederanno spiegazioni sulle vere ragioni che hanno condotto la giunta a bloccare, lo scorso aprile, tutti i servizi aggiuntivi, con la città in pochi giorni invasa dai rifiuti. Ci sarebbero, inoltre, gravissime ripercussioni finanziarie nel reperire un milione e mezzo di euro da destinare ai servizi aggiuntivi. Ma nell’interrogazione c’è un evidente affondo politico. “Se a seguito del danno di immagine che ha arrecato alla città la sua sciagurata politica di gestione dei rifiuti – chiedono a Messinese – non abbia pensato di devolvere interamente alle casse comunali l’indennità di carica che dovrebbe percepire fino a fine mandato, quale forma di ristoro a favore della nostra comunità”. Dovrebbe essere il sindaco, quindi, a risarcire la città che amministra.

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