Legittimo l’incarico ad Asaro alla guida della procura di Marsala, Tar respinge il ricorso

 
0
Il procuratore Fernando Asaro

Roma. La nomina a procuratore capo a Marsala è pienamente legittima. Il Tar Lazio ha confermato la decisione formalizzata sul finire dello scorso anno dal Csm e che ha permesso al magistrato Fernando Asaro, per anni alla guida della procura locale, di ottenere l’incarico proprio a Marsala. I giudici amministrativi non hanno accolto il ricorso avanzato dal magistrato Massimo Palmeri, alla testa della procura di Enna. Nessuno dei motivi avanzati dai legali dello stesso Palmeri ha sortito un convincimento diverso da parte del Tar Lazio. Per i giudici capitolini, infatti, tutti i parametri sono stati rispettati dal Csm. Asaro ha lasciato la procura locale ad inizio anno per trasferirsi negli uffici marsalesi, dopo le esperienze a Palermo e a Caltanissetta (anche in procura generale). In base alla sentenza rilasciata dal Tar Lazio, il Csm ha compiuto un’attenta disamina prima di formalizzare l’incarico, prendendo in considerazione, tra gli altri parametri, quello dell’esperienza maturata da Asaro alla Direzione distrettuale antimafia. “Il Csm formulava un giudizio discrezionale (logico e non contraddittorio) – scrivono i giudici – di prevalenza rispetto al bagaglio di conoscenze del ricorrente. Difatti, seppur sinteticamente, l’organo di autogoverno evidenziava alcuni importanti risultati conseguiti durante la propria attività dal controinteressato, nonché la maggiore varietà di funzioni svolte: si tratta, evidentemente, di elementi che dimostrano coerentemente la maggiore attitudine direttiva e che prevalgono su quelli allegati dal ricorrente”. Per i giudici del Tar, è stata decisiva la lunga formazione di Asaro sul fronte del contrasto alla criminalità organizzata, raggiunta lavorando in uffici di aree territoriali fortemente interessate dalla presenza dei clan.

“La valutazione del lavoro giudiziario, ai sensi dell’art. 28, comma 2, T.U., deve essere condotta privilegiando l’esperienza maturata nel contrasto dei fenomeni criminali piú diffusi sul territorio in cui si colloca l’ufficio da conferire. Orbene, sul punto appare condivisibile l’argomentazione spesa in sede di discussione in plenum della maggiore affinità, rispetto alla situazione criminale del circondario di Marsala, dell’esperienza maturata a Gela dal dott. Asaro piuttosto che ad Enna dall’odierno ricorrente”, si legge inoltre nelle motivazioni della sentenza. Tutti aspetti, insieme ad altri, che hanno condotto a respingere il ricorso e a confermare la legittimità dell’incarico affidato all’ex vertice della procura locale.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here