Le royalties, l’emendamento “blindato” e l’Unione dei Comuni: Di Stefano a confronto con gli alleati

 
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Consiglieri di maggioranza

Gela. E’ una fase molto delicata, sia su un piano amministrativo sia a maggior ragione su quello politico. Il filo diretto del sindaco, in questi giorni, è con l’Ars. Il provvedimento “sblocca royalties” diventa essenziale e il centrodestra locale ha voluto imprimere il proprio senso di marcia, presentando l’atto che finirà nella “pancia” del maxiemendamento del governo regionale, di fatto una vera e propria blindatura politica. Palazzo di Città, a breve, dovrebbe quindi ottenere il via libera allo svincolo di una quota fino al trenta per cento delle royalties in cassa (attualmente un totale di trenta milioni) e le somme del contributo che la Regione destina ai Comuni in dissesto. Sono numeri essenziali che possono assicurare la chiusura del bilancio stabilmente riequilibrato e un passo più veloce nel percorso per superare la fase di dissesto. In serata, il sindaco Di Stefano ha convocato tutti gli alleati, sia quelli rappresentati all’assise civica sia quelle sigle che non hanno riferimenti in aula o in giunta. Ha voluto dare le necessarie delucidazioni sui prossimi giorni e sul provvedimento “sblocca royalties”. Il primo cittadino, già come premessa iniziale, ha ribadito che bisogna marciare tutti all’unisono, per arrivare al sì definitivo che consenta di avere la disponibilità di una quota delle royalties. Niente primogeniture nè una competizione politica ad accreditarsi: l’unico obiettivo da raggiungere deve essere il varo dell’emendamento alla legge finanziaria, che permetterà di calare le somme delle royalties a garanzia del bilancio stabilmente riequilibrato.

Nel corso della riunione che ha preceduto la seduta di consiglio comunale, Di Stefano ha insistito pure sull’importanza dell’Unione dei Comuni. Come sottolineato in giornata dal parlamentare Ars Salvatore Scuvera, la Regione ha posto risorse per un totale di circa sessanta milioni destinate all’Unione dei Comuni, composta da Gela, Niscemi e Butera. Bisognerà programmare e razionaizzare gli interventi, dando una linea pure politica. Nei prossimi giorni è prevista una nuova verifica proprio sull’Unione, struttura attualmente carente di personale e di vere risorse ma che potenzialmente può aprire le porte a investimenti pubblici molto importanti per i tre enti.

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