Le ombre sui cantieri di Catania-Casciana, un imprenditore contro le cooperative: lavori extra mai pagati

 
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Gela. Lavori non previsti nei contratti originari e mai pagati.   I cantieri del complesso residenziale. Così, il caso dei cantieri di contrada Catania-Casciana ritorna davanti ai giudici, questa volta della sezione civile. E’ stato uno degli imprenditori impegnato nei subappalti che portarono alla realizzazione di un vasto complesso residenziale a chiedere di ottenere i compensi ma ricevuti. Per questo motivo, assistito dall’avvocato Joseph Donegani, ha citato in giudizio le quattro cooperative che, all’epoca, commissionarono i lavori dopo aver ottenuto le concessioni edilizie. Proprio i cantieri di contrada Catania-Casciana finirono al centro di una maxi inchiesta giudiziaria, conclusasi la scorsa estate, almeno in primo grado, con la condanna a dieci anni di reclusione dell’ex consigliere comunale Francesco Muncivì, ritenuto la vera mente dell’intero progetto edilizio sotto l’ombra delle infiltrazioni mafiose. Due costruttori, i fratelli Giuseppe e Salvatore Giorrannello, invece, vennero assolti dalle accuse mosse dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta.

Un perito valuterà il caso. Intanto, sul versante dei presunti mancati pagamenti, il giudice ha già provveduto a nominare un perito che avrà il compito di valutare l’entità dei lavori che non sarebbero stati pagati, stimando l’ammontare economico dovuto. I responsabili delle cooperative chiamate in giudizio, invece, hanno sempre escluso l’esistenza di pagamenti non adempiuti.

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