Gela. Anche l’ultimo tentativo, politicamente disperato, di ottenere un sì sulle tariffe Tari naufraga non in mare aperto ma nel deserto dell’aula consiliare. Niente numero legale. Alla seduta, convocata per le 22:15, dopo la mancanza del numero legale in quella di venerdì, hanno risposto all’appello iniziale solo sei consiglieri, oltre al presidente Alessandra Ascia. In aula, c’erano i democratici Vincenzo Cirignotta, Romina Morselli e Salvatore Gallo, Guido Siragusa del Polo Civico e le esponenti del Megafono Sara Bonura e Maria Pingo. Quindi, giusto il tempo di dare atto della mancanza del numero legale e la seduta è stata sciolta. Si andrà a nuova convocazione. In aula, c’erano anche il sindaco Domenico Messinese e gli assessori Simone Siciliano e Fabrizio Morello. L’intesa politica sulle tariffe Tari, però, non c’è mai stata fin dall’inizio e, adesso, la giunta dovrà assumere le misure necessarie per coprire un buco finanziario da oltre due milioni di euro che grava sulla gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.