Gela. Un vasto giro di droga nel triangolo compreso tra il ragusano, Niscemi e Gela. Un carico da cinque chili d’hahish doveva arrivare in città. Adesso, arrivano tre condanne. Quattro anni di reclusione sono stati decisi dal giudice dell’udienza preliminare Veronica Vaccaro ai danni del tunisino Salem Ben Gala. Sarebbe stato lui, infatti, l’anello di congiunzione tra i grossisti della droga e gli spacciatori locali. Era accusato di aver fornito il carico da cinque chili d’hashish sequestrato, nel dicembre di un anno fa, all’interno di una Nissan Micra con a bordo Simone Alario e Gianluca Cardizzone. I due vennero fermati dagli agenti di polizia del commissariato di Niscemi e da quelli di Gela lungo la statale 115. La droga, stando alle accuse, doveva essere piazzata in città.
I trentotto chili d’hashish sequestrati dai poliziotti di Niscemi. Il tunisino, però, avrebbe organizzato anche il viaggio del comisano Salvatore Adamo e dell’altro tunisino Slim Belazrag, arrestati dagli agenti di polizia di Niscemi lo scorso marzo. La droga era nascosta nel doppio fondo della loro Citroen Xsara. Ad entrambi, il gup Vaccaro ha comminato la condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione. I difensori degli imputati, compreso il legale Carmelo Tuccio, hanno optato per il giudizio abbreviato cercando di rispondere alle accuse mosse dalla procura. Il procuratore capo Lucia Lotti ha chiesto la condanna dei tre, interessati da procedimenti paralleli ma separati. Gli investigatori riuscirono a ricostruire sia i viaggi per la fornitura all’ingrosso, con la droga acquistata soprattutto nella zona di Milano, sia quelli per piazzarla al minuto proprio nel triangolo territoriale che ricomprede la provincia ragusana, Niscemi e Gela. Solo i trentotto chili d’hashish sequestrati a marzo avrebbero potuto assicurare un guadagno non inferiore a quasi 400 mila euro. A Salem Ben Gala è stata comminata anche una multa da trentamila euro. Per Adamo e Belazrag, invece, la multa ammonta a ventimila euro.