Gela. La preoccupazione la percepiscono e sono tanti i lavoratori edili locali che non avranno un fine anno facile. Il segretario provinciale della Fillea-Cgil Francesco Cosca fornisce uno spaccato del comparto che non è per nulla confortante. “Sono anni – spiega – che cerchiamo un dialogo proficuo e costruttivo con le amministrazioni comunali che si sono susseguite. Sarebbe utile un tavolo permanente, anche coinvolgendo il prefetto. Le organizzazioni sindacali sono sempre disponibili ma si fa fatica ad avere riscontri”. I fronti di crisi, non solo potenziali, non mancano. “I cantieri del 110 per cento, che certamente hanno fatto aumentare i flussi in cassa edile e il livello di occupazione in città, ora paradossalmente si stanno trasformando in un’incognita. I crediti bloccati stanno paralizzando le aziende, che non incassano, e i lavoratori che devono sopportare ritardi nei pagamenti. Il governo intanto ha già annunciato altre modifiche. I lavori del Patto per il Sud vanno a rilento e sappiamo comunque che anche in Comune non mancano i problemi di personale che non consentono procedure semplici. Vorremmo capire – continua – quali tempi si profilano per far partire a pieno regime le attività di “Argo-Cassiopea” e come potranno essere collocati i lavoratori del bacino. Allo stesso modo è arrivata l’ora di fare chiarezza sulla tangenziale. I fondi del Pnrr possono essere destinati al miglioramento della viabilità. I parlamentari appena eletti possono fornire risposte”.
Sono tutti punti di forte incertezza, che secondo Cosca solo un confronto costante tra istituzioni e sindacato potrà rendere meno ardui da affrontare. “I lavoratori locali del settore edile sono nel limbo – conclude il segretario Fillea – la politica ha il dovere di dare risposte e di tutelare anzitutto il diritto al lavoro in un territorio da sempre in difficoltà”.