Gela. Non aveva accettato la fine della loro relazione sentimentale e per mettere in cattiva luce l’ex avrebbe addirittura mostrato foto dei loro rapporti sessuali. La donna, inoltre, venne minacciata, anche con una pistola, poi rivelatasi una scacciacani. L’ex fidanzato è stato condannato in via definitiva ad otto mesi di reclusione e al pagamento di una provvisionale da diecimila euro. Fu la donna a denunciare tutto, dopo aver saputo che quelle foto venivano mostrate ad altri uomini che la conoscevano. In primo grado, cadde l’accusa di stalking, ma l’ex venne condannato per le minacce. Il legale della vittima, l’avvocato Vittorio Giardino, come parte civile, impugnò quel verdetto e in appello, i giudici hanno riqualificato lo stalking nel reato di diffamazione, riconoscendo inoltre la responsabilità dell’imputato anche per le minacce e il possesso dell’arma.
La sentenza è stata appena confermata dalla Corte di Cassazione ed è diventata definitiva. Ai giudici romani si è rivolto il legale dell’uomo, l’avvocato Luigi Cinquerrui, che ha contestato la pronuncia di condanna e le accuse mosse all’uomo. La linea difensiva non ha trovato riscontro e per la donna si chiude una lunga vicenda, durata sette anni.