Gela. Non ci sono canditati locali ma i numeri conteranno già da lunedì quando sarà chiaro lo scenario emerso dalle consultazioni europee. Così, la politica cittadina si schiera e, spesso, lo fa anche all’interno dello stesso partito.
Il caso emblematico è quello del Pd, diviso in consiglio comunale e diviso anche in questo viaggio alle urne.
I crocettiani, forse i più impegnati in campagna elettorale, hanno un unico riferimento: Michela Stancheris, assessore della giunta retta dall’ex primo cittadino. Il gruppo che fa capo all’attuale presidente della regione si è schierato intorno al suo nome. L’accoppiata Caterina Chinnici-Giovanni Fiandaca, invece, è l’opzione scelta dai democratici che si riconoscono nell’escluso di lusso dalla competizione continentale Antonello Cracolici.
Una preferenza che dovrebbe riguardare, tra gli altri, gli ex deputati all’assemblea regionale Miguel Donegani e Lillo Speziale oltre all’attuale esponente all’assemblea siciliana Giuseppe Arancio. I sostenitori del premier Matteo Renzi hanno virato, già da diverse settimane, sul nome del sindaco di Agrigento Marco Zambuto. Un’opzione sostenuta dal primo cittadino Angelo Fasulo e dagli esponenti del circolo Gela città.
Non è da escludere che qualche cavallo democratico solitario, però, possa far convergere preferenze su altri candidati del Pd, con in testa Giovanni Barbagallo. Nella lista che mette insieme il Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano e l’Udc sembra già delinearsi una sfida, sul fronte della raccolta di consensi, tra gli avvocati Antonio Gagliano e Lucio Greco.
Il primo, come del resto il consigliere Guido Siragusa, pronto ad appoggiare la candidatura a Bruxelles di Giovanni Pistorio e Patrizia Velenti; il secondo, insieme all’esponente nel civico consesso Luigi Farruggia, sceso in campo a supporto di Giovanni La Via e Giuseppe Marinello.
Chi la spunterà? Altro duello intestino in casa Forza Italia. Se Massimiliano Falvo si è schierato con Salvo Pogliese, Vincenzo Pepe e diversi componenti dei club Forza Silvio seguono la strada di Salvatore Iacolino. Voti, questi, che potrebbero servire a definire la leadership cittadina del partito. Molto più defilati, probabilmente pronti a scelte autonome, sono i rappresentanti dell’ex Mpa che fanno capo al deputato regionale Pino Federico. Almeno sulla carta, la scelta dovrebbe essere quella di Innocenzo Leontini, candidato nelle liste di Forza Italia, ma si tratta solo di un riferimento di massima.
Hanno scelto di sostenere una candidata della lista del Pd i componenti locali del movimento Articolo 4: la soluzione migliore, per loro, dovrebbe essere quella di Michela Giuffrida. I consiglieri Giuseppe Di Dio, Terenziano Di Stefano e Nicolò Gennuso, quindi, sconfinano in una lista diversa ma comunque amica. Toni decisamente più bassi sono stati tenuti dai sostenitori delle liste di sinistra che si riconoscono nel greco Alexis Tsipras. Per questa soluzione hanno optato gli esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà, tra gli altri l’ex assessore Orazio Rinelli, e il consigliere indipendente Antonino Ventura.
Ovviamente, tra i principali protagonisti di una campagna elettorale decisamente grigia, almeno in città, ci sono gli attivisti del Movimento cinque stelle, certi che i loro candidati al parlamento europeo possano decisamente sbaragliare la concorrenza. Rivalità, numeri, voti e corse per la vittoria: lunedì se ne saprà di più.