Gela. Sono complessivamente 82 milioni di euro le somme destinate a finanziare i progetti esecutivi di Regione e Comune per rilanciare l’economia e cambiare il volto alla città.
Fino ad ora progetti per poco più di un milione di euro. Si parla di riqualificazione del porto Rifugio, di una rete metropolitana e di un centro di cura e ricerca delle patologie da industrializzazione. La pioggia di milioni di euro si compone di 32 milioni di euro relativi alle compensazioni dell’investimento da 2,2 miliardi di euro sancito al Mise il 6 novembre 2014 con la firma del protocollo d’intesa Eni, e 60 milioni di euro destinati dalla Regione a Gela perché particolarmente colpita dall’azione industriale dell’ultimo secolo. Secondo Salvatore Sardo, manager Eni responsabile del progetto di riconversione della fabbrica di contrada Piana del Signore, “attualmente i progetti esecutivi sono solamente tre – spiega – Gli accordi, per un investimento stimato pari a 1 milione e 175 mila euro, sono legati alla realizzazione della camera a temperatura costante del museo archeologico per ospitare la nave arcaica restaurata in Inghilterra, il dragaggio del poto Rifugio insabbiato da dieci mesi e il restauro della casa albergo di Macchitella che diventerà sede di studio di progetti in co-working”. In verità Simone Siciliano, vice sindaco e assessore allo Sviluppo economico, ha consegnato a Regione e Eni una serie di progetti che prevedono il completamento della riqualificazione del lungomare, un ostello della gioventù, la realizzazione di un istituto di cura delle patologie da industrializzazione, un nuovo centro comunale di raccolta dei rifiuti, l’ampliamento del porto rifugio e il riutilizzo dell’impianto di acque reflue abbandonato tra le isole della fabbrica Eni. L’importo complessivo delle iniziative avanzate dalla giunta Messinese sono pari a 20 milioni di euro. Alle stesse bisogna sommare una differenza di disponibilità pari a 12 milioni di euro che comunque, grazie ad un accordo tra Regione Comune, i progetti saranno vagliati dalla società Nomisma. Ci sono anche ulteriori 60 milioni di euro annunciati da Rosario Crocetta, presidente della Regione, destinati esclusivamente come indennizzo delle città colpite dall’attività da industrializzazione. Per spendere al meglio queste somme è stata avviata una collaborazione con l’università tedesca per uno studio di fattibilità delle iniziative da apportare nel territorio. Tra tutte si è parlato anche di un riutilizzo della linea ferroviaria che attraversa il perimetro urbano per realizzare una metropolitana in tutte le aree periferiche.