Gela. Il caso delle commissioni consiliari, al centro nelle scorse settimane di veleni e polemiche, potrebbe addirittura finire davanti ai giudici del tribunale amministrativo di Palermo. Botta e risposta fatto di note. Non è da escludere, infatti, che il presidente del civico consesso Alessandra Ascia decida di rivolgersi proprio ai magistrati amministrativi. Al centro del contendere, ci sarebbe il contenuto dell’atto approvato in consiglio comunale che prevede la presenza dell’indipendente Carmelo Casano in due differenti commissioni, affari generali e cultura. Per il presidente, Casano dovrebbe lasciarne una. Spetterebbe alla presidenza individuare il consigliere da collocare nella commissione che, almeno sulla carta, dovrebbe toccare proprio ad Alessandra Ascia. Un’interpretazione che non ha convinto né lo stesso Casano, autore di una nota di risposta redatta con tanto di supporto legale, né il segretario generale Pietro Amorosia che ha ribadito, sempre per il tramite di una nota ufficiale, la centralità del consiglio comunale in situazioni di questo tipo: ovvero, un atto già votato può essere eventualmente modificato solo dal civico consesso. Il presidente Ascia, però, sembra intenzionata a contestare questo tipo d’interpretazione. Se dovesse effettivamente decidere di impugnare tutto al Tar, gli effetti potrebbero estendersi a tutte le sei commissioni già formate.