Lavoro a rischio, operai Smim e Tucam in assemblea con tanti punti interrogativi

 
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Gela. Più di cento operai per due aziende in seria difficoltà all’indomani della riorganizzazione dell’indotto Eni successiva alla gara d’appalto per il contratto quadro di manutenzione. I lavoratori di Smim e Tucam, su indicazione dei segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm, si riuniscono in assemblea per capire meglio il loro prossimo futuro.

Da qualche settimana, i vertici del gruppo Smim hanno annunciato un esubero di personale di almeno novantotto unità; una trentina, invece, sono gli operai della Tucam che non hanno ancora certezze dopo aver ricevuto un preavviso di licenziamento.
La perdita dei contratti quadro di manutenzione ha fatto cambiare programma alle due società e, inoltre, non vi è ancora alcuna certezza circa il possibile assorbimento dei lavoratori nell’organigramma delle aziende subentranti, Sicilsaldo ed Ergo Meccanica. Per queste ragioni, già domani, gli operai che rischiano il taglio si riuniranno in assemblea per definire i prossimi passi davanti ad un imminente periodo estivo che potrebbe rivelarsi più caldo di quanto non lo sia già.

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