Gela. Sembra quasi una beffa. Il Covid ancora una volta annulla tutti i campionati dilettantistici di calcio (dalla Promozione in giù) e finalmente lo stadio potrebbe tornare agibile. Usiamo il condizionale perché troppe volte siamo stati smentiti da provvedimenti o “imprevisti” che hanno stravolto e contraddetto la tabella di marcia per rendere fruibile l’impianto di via Niscemi.
Noi riportiamo notizie ed allora ci limiteremo a questo anche questa volta. Martedì scorso la Commissione comunale allo Sport ha effettuato un sopralluogo insieme all’assessore Cristian Malluzzo per verificare lo stato dei lavori eseguiti allo stadio Vincenzo Presti. Lavori che finalmente sono conclusi in tutti i suoi aspetti.
“Abbiamo preso contezza dei lavori effettuati e completati – ha spiegato il consigliere Emanuele Alabiso, nella doppia veste di esponente della commissione e dirigente del Gela – L’assessore ci ha riferito che la documentazione sta per essere inviata con richiesta di convocazione della Commissione ai pubblici spettacoli”.
Spetterà a quest’ultima la parola decisiva per il rilascio dell’agibilità di tribuna e curva, mentre il prato è già omologato dalla Figc.
“Ormai non c’è piu nulla da fare – ha aggiunto Alabiso – tutti gli interventi, anche negli spogliatoi e nell’impianto elettrico, sono stati completati. Ci auguriamo che questa sia la volta buona e che non nascano altre incompatibilità, vorrebbe dire mettere la pietra tombale a tutte le società calcistiche che nonostante la pandemia stanno cercando di programmare il loro futuro”.
Già, il futuro. Un enorme punto interrogativo aleggia sul futuro del calcio locale, condizionato da troppi elementi. Dalla pandemia, alla chiusura dello stadio, alle reali forze economiche.