Lavori rete idrica Manfria mai partiti, Cuvato: “Per quella fognaria non c’è più finanziamento”

 
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"ViviamoManfria" ha anche raccolto firme sul tema della rete fognaria

Gela. I lavori per la rete idrica a Manfria, dopo oltre un anno, non sono partiti. Una situazione ancora più critica, invece, riguarda la rete fognaria, che rischia seriamente di veder sfumare il finanziamento da quasi cinque milioni di euro. Uno stallo che non è per nulla sfuggito a chi da anni chiede che si faccia presto e si sfruttino i finanziamenti, che con difficoltà sono stati autorizzati. Il comitato ViviamoManfria non smette di contestare quello che fino ad oggi non è stato fatto. Le richieste sono continue. “Quotidianamente, anche attraverso il senatore Ketty Damante, contattiamo i responsabili Ati e di Caltaqua – dice Antonio Cuvato di ViviamoManfria – il problema è che non si sblocca nulla e anzi per la rete fognaria le somme sono già state stornate. Significa che non sono più disponibili, da almeno due mesi. Sia la rete idrica che quella fognaria erano state finanziate con fondi Fsc”. A preoccupare è soprattutto la rete fognaria, con un capitolo finanziario che ad oggi sarebbe sostanzialmente vuoto. Un anno fa, il presidente Ati Massimiliano Conti e il sindaco Lucio Greco, comunicando l’avvenuta emissione del decreto di finanziamento per la rete idrica (con fondi per oltre due milioni di euro), indicarono tempi brevi per l’avvio dei cantieri. Una previsione che non ha trovato riscontro pratico. Per il comitato, grandi responsabilità, soprattutto per la rete fognaria, si concentrarono sull’amministrazione comunale. “Ati e Caltaqua hanno adempiuto a quello che era previsto. Conti ha anche ottenuto tutti i pareri, compreso quello favorevole della Riserva Biviere – aggiunge Cuvato – invece, dal sindaco Greco e dal rup non arrivano segnali. Non riescono neanche ad indire le conferenze di servizi per i due lotti del progetto della rete fognaria. Non si possono addurre come scusanti né la variazione dei costi né l’esproprio da effettuare. Se c’è veramente l’intenzione di rilanciare Manfria non ci si può fermare. Anzitutto, bisogna approvare i progetti in linea tecnica e questo già manca”. Il comitato e i residenti, proprio per il fermo totale sulla rete fognaria, hanno già provveduto ad una raccolta firme e tutto è stato depositato in procura, attraverso un esposto.

“I pm hanno aperto un fascicolo – aggiunge Cuvato – non dimentichiamo che ci sono ipotesi gravi come il danno ambientale e quello erariale”. In un municipio che deve fare i conti con uffici il cui personale è ridotto al lumicino, forse sarebbe stato necessario procedere per tempo e dare esito a procedure fondamentali per le infrastrutture di base, che ancora oggi mancano a Manfria, nonostante i potenziali progetti di sviluppo turistico del territorio.

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