L'Asp "taglia" anche l'Urologia, senza medici i pazienti dirottati a Caltanissetta
Gela. Il management dell’Asp di Caltanissetta ha declassato anche l’unità operativa complessa di Urologia in favore dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Da oggi le consulenze di urologia, dell’un...

Gela. Il management dell’Asp di Caltanissetta ha declassato anche l’unità operativa complessa di Urologia in favore dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Da oggi le consulenze di urologia, dell’unità operativa diretta da Nuccio Condorelli, saranno garantite dal reparto del capoluogo nisseno. A deciderlo è stato il management dell’Asp di Caltanissetta diretto da Alessandro Caltagirone costretto ad intervenire per garantire l’organizzazione dei turni di reperibilità a causa dell’improvvisa carenza di medici.
“Le consulenze verranno espletate presso l’Urologia del “Sant’Elia” di Caltanissetta – si legge in una nota a firma del direttore Sanitario Marcella Santino – Lo stato di emergenza durerà fino al reclutamento di nuovo personale medico al fine di garantire la copertura dei relativi posti vacanti mediante concorso pubblico”.
Sulla questione declassamento della sanità locale continua ad essere assente la politica gelese, interessata alle recenti nomine assessoriali dopo la fumata nera del ricorso presentato al tar dal candidato a sindaco Giuseppe Spata, l’esponente della Lega sconfitto per ben due volte”. In attesa di un cenno, anche da parte della commissione consiliare sanità, presieduta da Rosario Trainito, “da oggi i turni di pronta reperibilità attiva saranno coperti dagli urologi dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dalle 14 alle 9, compresi i giorni festivi”. In parole povere i pazienti saranno trasferiti con le ambulanze impegnate a colmare i collegamenti tra gli ospedali della zona a sud del territorio di Caltanissetta. Negli scorsi anni i “tagli” avevano colpito il reparto di Malattie infettive e limitato i servizi di Cardiologia sempre in favore del presidio ospedaliero di Caltanissetta. L’altro ieri, Ketty Damante, neo deputato all’Ars del M5S, ha sollevato l’ipotesi della paventata chiusura dell’Oncologia evidenziando, ancora una volta, problemi legati alla carenza di personale.