Gela. “Il progetto di Italia Viva non si ferma nonostante l’uscita dalla giunta. Stiamo lavorando in prospettiva delle prossime regionali ma anche nell’ottica futura delle amministrative”. Il coordinatore locale dei renziani, l’avvocato Rochelio Pizzardi, ha pienamente condiviso il divorzio politico dall’amministrazione del sindaco Lucio Greco, con l’ex assessore Cristian Malluzzo che ha lasciato le deleghe. “Eravamo convinti della decisione e lo siamo ancora di più adesso, soprattutto per quei settori strategici che il sindaco ci aveva affidato ma che non ci ha mai consentito di portare avanti”, aggiunge Pizzardi. I renziani hanno in programma una riunione provinciale del partito, che si terrà in città. “I nostri contatti, sia regionali che nazionali, li manteniamo e stiamo lavorando – dice ancora – non mancheranno nuove proposte e se necessario proteste, anche sul versante dei rifiuti”. Lo strappo decisivo con il sindaco si è concretizzato proprio sulla “visione” del servizio rifiuti. Italia Viva aveva messo sul tavolo un rafforzamento degli interventi di pulizia, ma per il sindaco il rischio forte era di ricadere nel vicolo cieco dei costi aggiuntivi. L’ex dem Pizzardi, che ora guida il gruppo renziano locale, pare inoltre piuttosto scettico su un Greco bis. “Una seconda sindacatura? Mi sembra prematuro parlarne ora – dice – è normale che un sindaco in carica pensi a proseguire la sua esperienza amministrativa. Però, due anni in politica sono una vera era geologica. Potrebbero esserci evoluzioni capaci di sconvolgere del tutto il quadro attuale, sia a livello regionale che sul piano nazionale. Non so se il sindaco avrà ancora le possibilità di formare una coalizione come quella di tre anni fa, seppur civica”.
Le imminenti scadenze elettorali, a partire dalle regionali del prossimo autunno, saranno un banco di prova anche per un partito come Italia Viva, che negli ultimi anni ha cercato di ampliare la propria base, sia in città che in provincia. I nomi in ballo non mancano, ma il coordinatore preferisce rimanere guardingo. “Prima di tutto bisogna costruire il quadro di riferimento – conclude – i nomi verranno dopo. Ci sono diversi dirigenti del partito locale che potrebbero rappresentare il partito. Il coordinatore provinciale Giuseppe Ventura, l’avvocato Emanuele Maganuco e anche io, potremmo essere tra le possibilità. Ma dare delle indicazioni adesso non mi pare opportuno, senza prima avere delle certezze assolute sul quadro politico”.