Gela. L’accusa era di furto, per un presunto raid a caccia di ferro. La scorsa settimana è arrivata l’assoluzione per il quarantasettenne Alessandro Piscopo. Difeso dall’avvocato Giacomo Ventura, era a processo proprio per rispondere del colpo. La contestazione, però, era principalmente basata sulle dichiarazioni rese da un altro coinvolto nella vicenda. Un elemento che ha indotto la difesa a sollevare l’inutilizzabilità di quanto riferito sul conto di Piscopo.
Il giudice Eva Nicastro ha accolto, emettendo una decisione favorevole all’imputato. Una richiesta analoga è giunta anche dai banchi del pm.