Gela. I fatti risalgono a diversi anni fa, quando alcuni giovani, compresi minori, furono accusati di aver aggredito un loro compagno di scuola, senegalese che frequentava un istituto di formazione professionale, in città. Veniva contestata anche l’estorsione, oltre all’aggravante dell’odio razziale. Capi di accusa che non hanno trovato riscontro in dibattimento. Il collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore, ha assolto uno dei giovani coinvolto, Mario Licata. Secondo l’ipotesi iniziale, avrebbe a sua volta aggredito il compagno di scuola, dopo aver preteso una somma di denaro.
Per gli inquirenti, il giovane senegalese sarebbe stato oggetto di scherno e vittima di razzismo. Nel corso dell’istruttoria dibattimentale, sono emerse diverse contraddizioni. La stessa aggressione, con modalità violente, è stata messa in dubbio. La procura, attraverso il pm Fabrizio Furnari, ha sollevato aspetti di questo tipo. La difesa, a conclusione di un lungo procedimento, ha concluso per l’assoluzione piena, indicando l’assenza di riscontri per la posizione dell’imputato. L’avvocato Francesco Minardi ha ribadito che non ci furono pretese di denaro né un accanimento a sfondo razziale. Il collegio ha deciso per l’assoluzione.