Gela. Secondo round, organizzato dalla triplice di Cgil, Cisl e Uil, nel tentativo di tirare le somme sull’accordo di programma e l’area di crisi complessa. Per ora, dopo tre anni di tavoli e incontri istituzionali, ci sono solo venticinque milioni di euro. Una cifra che rischia di far saltare tutto e che non ha trovato il gradimento non solo del sindacato, ma di quasi tutto l’arco politico locale. Non sono mancate durissime critiche contro il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano, accusati di aver portato a casa un accordo al ribasso. Sabato mattina, i segretari confederali Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania hanno convocato tutte le parti, compresi gli amministratori dei ventitré comuni dell’area di crisi complessa.
Dopo il primo incontro di Mazzarino, con l’amministrazione Messinese assente, nuovo faccia a faccia, questa volta al municipio di Caltanissetta. Sarà un banco di prova, anche per capire se l’assenza al primo vertice del duo Messinese-Siciliano sia da leggere quasi come una presa di distanza dai sindacati.
Ma i sindacati…. quelli che hanno firmato per la chiusura della raffineria ?
Quelli che dovevano tutelare i metalmeccanici ?
Coloro che dovevano fare integrare i licenziati di turco costruzioni?
Ma toglietevi dai piedi ed emigrate