Gela. Una pericolosa deriva pervade la nostra società (intendo la comunità gelese) se consideriamo che qualche giorno fa è stata ospite a Gela un personaggio come la filosofa della Sapienza di Roma professoressa Di Cesare, che in un recente suo post, ha affermato, riferendosi alla terrorista rossa delle br Barbara Balzarani (sei ergastoli e che fece parte del commando che rapì e uccise il Leader Democristiano Aldo Moro) “la tua rivoluzione è anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Addio alla compagna Luna”. Il commento è inutile! E quello che stupisce è che, oltre ad una autorevole rappresentante dell’amministrazione comunale era presente, in prima fila, anche il parlamentare siciliano di Fratelli d’Italia onorevole Scuvera che probabilmente non sa quello che avviene presso la Sapienza di Roma. E’ difatti di qualche giorno la notizia che un nuovo agguato dei collettivi rossi dell’università La sapienza è stato teso agli studenti di Fratelli d’Italia che stavano democraticamente facendo volantinaggio (del saluto alla Di Cesare da parte di un parlamentare di Fratelli D’Italia – così da organi di stampa- saranno informati gli organi nazionali del partito).
Questo è quello che si merita la comunità gelese che nello scorso giugno ha portato al timone dell’amministrazione comunale i comunisti e i cinque stelle, che senza le scelte scellerate di politici forestieri, sarebbero stati marginalizzati nella politica locale. Si impone, dunque, un bilancio dei primi sei mesi di amministrazione Di Stefano partendo proprio dalla polemica che riguarda la gestione degli eventi per cui sono arrivati in città 200 mila euro dalla regione siciliana. Una piccola ma puntuale cronistoria. Nello scorso mese di agosto fu annunziata in pompa magna la costituzione di un Comitato Tecnico Scientifico, di cui facevano parte una ventina tra professionisti e mondo dell’associazionismo, il cui scopo dichiarato era quello di realizzare “il brand” “Gela 2025 e così attuare iniziative di elevato spessore culturale collegate alle nostre radici identitarie e capaci di eventi che non si esauriscano al momento del loro accadere”.
Si sarebbe dovuto formalizzare, con atto politico, il CTS, così annunziavano l’assessore alla cultura e il sindaco.
Ad oggi non abbiamo contezza di quanto avvenuto ma registriamo, anzi, la nomina politica di una commissione di politici che dovrà esaminare le proposte e gli eventi dei privati.
Del CTS non si ha notizia!
E’ una decisione forse dovuta e accelerata dai 200 mila euro piovuti dalla regione siciliana per realizzare spettacoli ed eventi in città e da spendere entro il 2024?
E di quei professionisti ed associazioni che si sono fatti la bellissima foto in municipio che ne è stato? Cosa pensano di questa amministrazione?
Vorremmo, a questo punto Ricordare al Sindaco che nelle pieghe del bilancio troverà, se le notizie in nostro possesso fossero veritiere, un centinaio di migliaia di euro disponibili per l’organizzazione di eventi a cui aggiungere 800 mila euro che provengono dalle compensazioni Eni e destinate dalla giunta precedente alle manifestazioni per l’ottantesimo dello sbarco. E siccome siamo già all’ottantunesimo anno e tra qualche mese anche all’ottantaduesimo dallo sbarco non si sogni il sindaco di organizzare eventi tipo il gemellaggio con Ouistreham, città della Normandia, che avevano un senso se celebrati in occasione dell’ottantesimo.
Un consiglio non richiesto: il sindaco utilizzi quelle somme per potere dotare i locali della biblioteca, la cui riapertura è stata recentemente inaugurata con locali inadeguati, con cataste di libri buttati alla rinfusa e riposti su scaffalature casuali, sottovalutando l’importanza delle biblioteche quali presìdi culturali e sociali rappresentanti il trait-union tra le istituzioni locali e il cittadino.
Oppure, altro consiglio non richiesto, si dedichi ad aggiustare tutti, dico tutti i lampioni di piazza Umberto primo che rendono indecoroso l’aspetto di quella piazza.
Considerata una opposizione consiliare assolutamente inefficiente, stia tranquillo il sindaco che ci sarà la città con il suo tessuto sociale che registrerà i comportamenti dell’amministrazione. Perché se invece degli eventi il sindaco si occupasse dello stato in cui versano le strade della città, dei bambini a cui viene negato il diritto della refezione scolastica, dell’assenza di una politica sociale che si occupi di disabilità, di autismo, di disturbi dell’apprendimento, di cui soffrono tanti piccoli con relativa sofferenza delle famiglie che si vedono negare anch’esse un diritto sancito dalla costituzione. E dell’ospedale che è ridotto ad un poliambulatorio e in cui mancano medici, paramedici, e risorse. E dei rifiuti, e dell’acqua? Ha avuto il tempo, considerata la sua enorme agenda, di vedere in quale stato pietoso trovasi il “Vincenzo Presti”, la cui tribuna coperta è stata smantellata e non più ripristinata?
Aggiungiamo i continui definanziamenti di opere pubbliche, i cantieri che non partono mai, quelli che in itinere non arrivano a conclusione, le strade della nostra amata città ridotte ad un colabrodo a causa dei continui transennamenti. Gela è la città più transennata d’italia!
A questo punto mi verrebbe voglia di parlare di reazione della città, considerato che oltre ad una opposizione imbelle anche i sindacati sono assenti, essendo largamente rappresentati nell’amministrazione Di Stefano.
L’anomalia della situazione gelese (realtà con assenza di pluralità di voci e dove il dissenso non ha diritto di cittadinanza) è data dalla “indefinita” questione Ghelas: ad oggi non c’è certezza sulla legittimità dei provvedimenti che con estrema urgenza ed in piena campagna elettorale la vecchia amministrazione aveva adottato.
Non mancheremo, quasi come un Savonarola degli anni nostri, di sorvegliare l’attività amministrativa, considerato che Di Stefano gode di una opposizione che si definisce costruttiva ma che nei fatti è consociativa e connivente.
Tra qualche giorno, a differenza di quei partiti che si definiscono di centrodestra e che a tutt’oggi sono letteralmente scomparsi dalla scena politica, a tutto vantaggio dei referenti nisseni, ci organizzeremo per indire una conferenza programmatica con quei partiti e movimenti che hanno a cuore le sorti della nostra città. Organizzeremo incontri con il movimento PeR dell’onorevole Miguel Donegani, con il movimento Rinnova del dottor Alario e dell’ex consigliere Ascia, con la Dc con l’Udc, con la Lega, con il Pli e con tutte quelle associazioni libere da vincoli clientelari e tese solo a vantaggi di tipo personale che nulla hanno a che vedere con lo sviluppo morale, turistico, sociale del nostro territorio.
Un ragionamento a parte faremo, ove ci fosse la possibilità, con Forza Italia e Fratelli d’Italia, trovandosi questi due partiti alle prese con problemi interni a tutt’oggi irrisolti (veggasi per esempio la polemica tra i due esponenti di Fi, Nadia Gnoffo e Vincenzo Cirignotta e il capogruppo Antonino Biundo!).
Firmato, dottor Gianni Incardona (Movimento “Gela 2029”)