La vicenda Eni, a Roma chiusa la fase dell’Aia per la green refinery: niente accordo su X Gamma

 
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Gela. Un passo avanti nella procedura che dovrebbe condurre alla piena operatività dei cantieri della nuova green refinery, prevista dai manager locali di Eni. L’autorizzazione integrata ambientale. A Roma, è arrivata la firma conclusiva sull’iter dell’autorizzazione integrata ambientale. Al ministero, c’erano l’amministrazione comunale, con il sindaco Domenico Messinese, oltre ai tecnici della Regione e a quelli del Ministero. “Si trattava dell’ultima riunione decisoria – spiega il primo cittadino – l’Aia, in questo caso, riguarda lo steam reforming che è il cuore principale della green refinery prevista da Eni”. Una procedura che, al momento, non riguarda invece la sfera dell’estrazione, ovvero la centrale a terra che dovrebbe sostituire la piattaforma Prezioso K. “Questo risultato – conclude Messinese – è decisivo perché si prende atto del rispetto dei parametri ambientali e di legge imposti ad Eni, anche più rigidi rispetto a quelli di altri siti industriali”.

Niente accordo per Nuova X Gamma. Sul fronte dell’indotto, invece, si susseguono le vertenze occupazionali. Ancora nessun accordo tra le segreterie provinciali di Fiom, Fim e Uilm e i vertici della Nuova X Gamma, azienda impegnata nel settore dei controlli non distruttivi. Sono quattro i dipendenti destinatari di altrettanti provvedimeti di licenzamento. Neanche il confronto all’Ufficio provinciale del lavoro ha permesso di raggiungere l’intesa.  

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