Gela. Hanno ammesso le loro responsabilità e si sono scusati per quanto accaduto. Questa mattina, i due giovani arrestati per la tentata rapina in un’attività commerciale di Caposoprano, sono stati sentiti dal gip del tribunale minorile di Caltanissetta. Alcune settimane fa, armati, sono entrati nell’eserczio, portato avanti da un commerciante di nazionalità cinese. Hanno tentato di farsi consegnare l’incasso, minacciandolo. L’esercente è però riuscito a farli fuggire. I poliziotti li hanno rintracciati analizzando le immagini di diversi sistemi di videosorveglianza.
Nel corso degli interrogatori, assistiti dagli avvocati Davide Limoncello e Gianmarco Cammalleri, hanno rilasciato dichiarazioni, precisando che l’arma era una pistola giocattolo, senza tappo. La procura ha chiesto la conferma della misura dell’obbligo di permanenza in casa, applicata subito dopo gli arresti.