Gela. “L’unico obiettivo che deve porsi il Partito Democratico locale è quello di gravare poco sui cittadini. Per questa ragione, ho appoggiato in aula la proposta d’azzeramento dell’aliquota sulla Tares da inserire nel relativo regolamento. Il mio è un suggerimento anche verso la giunta ed il sindaco”.
Il consigliere comunale democratico Salvatore Liardo traccia la sua personale linea dopo la polemica scaturita tra i banchi del civico consesso sul caso dell’aliquota da appicare per l’imposta sui servizi. “Mi pare – continua il consigliere – che le indicazioni date dal Pd, anche a livello nazionale con il governo Renzi, siano abbastanze chiare. Gravare meno possibile sui cittadini. Questo è il compito di un’amministrazione di centro sinistra. Mezzo punto in più di pressione fiscale, davanti ad una fase economica drammatica della città, sarebbe un tradimento verso elettori e cittadini in genere”.
Liardo, in questo modo, s’iscrive al gruppo democratico che, in aula, ha contestato la repentina uscita del presidente del consiglio Giuseppe Fava, decisiva per far cadere il numero legale e non far passare la proposta d’azzeramento dell’aliquota portata avanti dal compagno di partito Giacomo Gulizzi, con l’appoggio di quasi tutti i componenti Pd.