Gela. La sfiducia, almeno per ora, sembra poter attendere.
Chi si prende la vicepresidenza? Tra incontri, mezze intese e “si vedrà”, in municipio già si fanno i conti per accaparrarsi la vicepresidenza del consiglio comunale, lasciata vacante dalla dimissionaria Maria Pingo, appena uscita dal gruppo del Megafono e dichiaratasi indipendente. Adesso, bisognerà scegliere il successore, che avrà il compito di affiancare il presidente dem Alessandra Ascia. Questa mattina, durante la conferenza dei capigruppo, è arrivata la decisione di inserire il punto all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, fissato per lunedì 25 settembre. La poltrona di vicepresidente segnerà anche gli attuali equilibri politici in consiglio comunale. Fino alle dimissioni di Maria Pingo, i due posti sono stati occupati da altrettante esponenti di centrosinistra, a cominciare dalla dem Alessandra Ascia. A chi spetterà fare da spalla al presidente? Il centrodestra, di certo, vuole visibilità e l’ha già dimostrato ottenendo la rimodulazione delle commissioni consiliari, a discapito soprattutto dei consiglieri del Pd. Ora, quelli del gruppo di centrodestra potrebbero mirare a piazzare uno dei loro alla vicepresidenza. Una nuova accoppiata, tutta di centrosinistra, non sembra così probabile. In realtà, negli scorsi mesi, anche sui tavoli dei grillini era arrivata la proposta di prendersi un posto. L’ipotesi che prese corpo era la vicepresidenza da assegnare a Virginia Farruggia, tra gli esponenti di punta del Movimento cinque stelle locale. Se il centrodestra riuscisse a portarsi a casa, dopo l’accordo trasversale sulle commissioni, anche la vicepresidenza, allora gli scenari potrebbero cambiare, soprattutto nell’ottica degli equilibri interni all’assise civica. La vicepresidenza del consiglio comunale non è una poltrona che cambia la vita politica, ma certamente non la peggiora.