Gela. In aula consiliare si va il 7 settembre, solo ventiquattro ore prima della celebrazione dei riti dell’Alemanna. Questa mattina, i pro-sfiducia hanno depositato la mozione di sfiducia al sindaco Domenico Messinese. Se dovesse passare, il primo cittadino non potrà neanche sfoggiare la fascia tricolore alla processione del giorno successivo. Con il supporto dei dem (ha anche firmato il presidente dell’assise civica Alessandra Ascia) il fronte si è rafforzato e questa volta per sindaco e vice sarà dura far saltare il banco. Questa mattina, un gruppo di consiglieri comunali ha avuto un incontro con il presidente Ascia e la mozione è stata trasmessa anche a Messinese. Vogliono evitare qualsiasi inciampo di procedura. Nelle motivazioni della sfiducia non manca praticamente nulla. Dal fallimento della gestione del servizio rifiuti agli strali della Corte dei Conti, passando per lo stop ai servizi essenziali, per la vicenda dell’ospedale Vittorio Emanuele e per i ritardi continui nella presentazione degli atti finanziari.
“La quasi totalità degli atti di indirizzo deliberati da questo consiglio comunale – scrivono i pro-sfiducia – sono stati sempre disattesi da questa amministrazione”. “Fin dall’insediamento – si legge ancora nel testo – il sindaco ha disatteso il mandato politico popolare senza realizzare neanche una minima parte del programma elettorale che ad oggi risulta essere totalmente disatteso”. I pro-sfiducia parlano di “degrado politico amministrativo”. Il fronte sembra compatto e l’accelerazione è dovuta proprio alla volontà di evitare possibili tentennamenti, dato che l’amministrazione comunale sarebbe già ritornata all’attacco. Negli ultimi giorni, non sarebbero mancate interlocuzioni e tentativi di aggiustare il tiro, cercando di convincere qualche firmatario a tirarsi indietro. I pro-sfiducia, invece, crescono di numero e adesso sono sostenuti ufficialmente dai dem. In aula, è praticamente certo il voto di consiglieri come l’indipendente Sara Bonura. Davanti ad un sì quasi generale, anche gruppi di centrodestra per ora tiepidi (DiventeràBellissima e Energie per l’Italia) dovrebbero schierarsi con la mozione. Per il sindaco Domenico Messinese, che appare politicamente sempre più isolato, sarà dura reggere il colpo, nonostante l’ingresso del neo assessore Giuseppe Licata (il sedicesimo), passo che sembra invece aver convinto i consiglieri ad accelerare l’iter della mozione. Partito dall’appello “senza colori politici” dei consiglieri Carmelo Casano e Giuseppe Guastella (che hanno già firmato), il fronte si è fatto sempre più ampio, coinvolgendo i centristi di Noi con l’Italia, i forzisti, i consiglieri di Sicilia Futura, i leghisti, i dem, i grillini e consiglieri indipendenti come Salvatore Sammito e Angela Di Modica. L’anticipazione dei tempi è maturata proprio negli ultimi giorni, dopo una serie di interlocuzioni tra i firmatari, a cominciare da Salvatore Scerra, Giuseppe Ventura e Vincenzo Cirignotta. Il 7 settembre in aula sarà scontro politico, un’anticipazione dell’ennesima campagna elettorale che attende la città.