Gela. Forza Italia, in città, è uno dei gruppi che ha trainato, a livello elettorale, l’intero centrodestra, oltre all’exploit leghista delle legislative dello scorso marzo. Il coordinatore provinciale, il deputato regionale Michele Mancuso, ha però deciso di azzerare tutti i vertici del partito in provincia, compresi quelli cittadini. Una scelta che ha messo fine alla guida di Emanuele Maniscalco, voluto soprattutto dal gruppo dell’ex deputato all’Ars Pino Federico. Nelle scorse ore, è iniziata la riorganizzazione. Mancuso, come aveva preannunciato, ha già indicato i nuovi commissari nei comuni ormai prossimi alle amministrative. Così, sono stati nominati i commissari del partito a Caltanissetta, San Cataldo e Mazzarino. Una prima mossa che, probabilmente, avrà un seguito, con la scelta di quello cittadino. Nessuno nasconde che tra i forzisti locali esistano divergenze e le regionali dello scorso anno sono state una sorta di trampolino dello scontro interno, con la corsa al voto dello stesso Mancuso e di Pino Federico, che alla fine ha dovuto cedere il passo all’elezione del coordinatore provinciale, adesso deputato all’Ars. Il nome del prossimo commissario forzista dirà molto sul futuro più immediato dei forzisti locali, che già guardano alle prossime amministrative. In consiglio comunale, il gruppo si è definitivamente messo all’opposizione della giunta e il capogruppo Salvatore Scerra, nel tempo tra gli uomini più vicini a Pino Federico, non risparmia affondi politici contro la gestione Messinese-Siciliano. Scerra, comunque, ha un dialogo aperto anche con la deputata nazionale Giusi Bartolozzi, che a sua volta avrà voce in capitolo nella nomina, dato che ha come riferimento elettorale proprio il collegio territoriale.
Chi si farà da parte? Pino Federico, che per anni ha trainato i voti forzisti, potrebbe rischiare l’isolamento, anche se ha dimostrato di avere ancora fedelissimi e soprattutto di poter mettere sul tavolo tanti voti, come quelli delle regionali. Probabilmente, molti non gradiscono più la sua costante discesa in campo, almeno quando si tratta di competizioni elettorali importanti, e reclamano spazi. Federico ci ha provato sia alle regionali del novembre di un anno fa sia alle nazionali dello scorso marzo, ma senza successo, anche se i voti non gli sono mancati. Adesso, lo potrebbero invitare a mettersi da parte. Si allontanerà dalla squadra forzista, magari scegliendo altri lidi politici? Federico e i suoi uomini di riferimento non hanno disdegnato l’abbozzo di dialogo con la segreteria del Pd, quando si è trattato di valutare le sorti della giunta Messinese, isolata politicamente e priva di veri sbocchi. Non è chiaro se un dialogo di questo tipo possa veramente condurre ad una coalizione ampia, magari pronta a schierarsi per le prossime amministrative. Di certo, in città quelli che hanno sostenuto Mancuso vogliono spazio e l’hanno più volte fatto capire. “Nei prossimi giorni – ha piegato il coordinatore provinciale Michele Mancuso – affronteremo man mano tutte le nomine dei restanti comuni. Massimo coinvolgimento e soprattutto saremo inclusivi. Si vince e si perde per cinque anni e noi azzurri abbiamo il dovere di tutelare oggi più che mai la nostra gente dal facile populismo. Anche Renzi tre anni fa viaggiava con un Pd al 40 per cento. Noi di Forza Italia, preferiamo la durata nel tempo che Silvio Berlusconi in Italia e Gianfranco Micciché in Sicilia hanno sempre saputo garantire”.
Federico Presidente di provincia per le prossime provinciali
Lasciate decidere al partito di maggioranza nonchè la Lega di Matteo Salvini. Noi della Lega siamo una forza trainante e in netta ascesa con progetti e idee concrete per il futuro della nostra fragile economia devastata da personaggi inadeguati ed incompetenti. Non possiamo delegare a Forza Italia, partito cotto e stracotto, la guida del Centro-Destra Nisseno. Il punto di riferimento è la Lega e da qui che il Centro-Destra deve partire altrimenti ognuno per la propria strada.
Marco Fasulo
Amici della Lega