Gela. L’impianto per la produzione di bio-oli, ricavati dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani, dovrebbe vedere la luce nell’area dell’isola 3 della raffineria Eni di contrada Piana del Signore. L’azienda del cane a sei zampe ha preventivato un investimento da circa tre milioni di euro e negli scorsi giorni si è conclusa la conferenza di servizi in municipio, con il via libera alle attività. Parere favorevole, negli stessi giorni, è stato espresso anche dai funzionari dell’Irsap.
La zona scelta per ubicare l’impianto infatti ricade sotto la competenza dell’ente che ha preso il posto dell’ex Asi. Con un provvedimmento ufficiale i tecnici Irsap, a seguito dell’istanza presentata dai manager di Syndial (l’azienda del gruppo Eni che ha scelto di investire sulla tecnologia waste to fuel), hanno espresso parere favorevole. L’unico punto interrogativo rimane il parere negativo rilasciato invece dalla soprintendenza di Caltanissetta e che è stato impugnato al Tar dai legali di Eni. Per la soprintendenza i vincoli apposti su quell’area non consentirebbero la realizzazione dell’impianto.