Gela. Avrebbe avuto un ruolo nello scontro, anche armato, che alcuni anni fa contrappose due nuclei familiari, in conflitto tra loro. Pm della procura e carabinieri effettuarono indagini, fino agli arresti. Nel corso dell’inchiesta è però emerso anche il possibile coinvolgimento del ventiquattrenne Maurizio Smorta, che è stato rinviato a giudizio. La decisione è stata formalizzata dal gup Marica Marino, su richiesta dei pm della procura. Il giovane, difeso dall’avvocato Filippo Spina, è accusato di ricettazione di armi, che furono individuate in un’auto, risultata nella sua disponibilità. Smorta, come ha anche spiegato il difensore, ha sempre escluso di essere coinvolto nella vicenda. Quell’auto pare venne rintracciata nei pressi di un ovile, ma secondo la difesa era ferma da tempo e probabilmente non più in uso al giovane.
Il legale ha anche richiamato il contenuto delle dichiarazioni rese da testimoni, che già in fase di indagine hanno escluso un coinvolgimento del ventiquattrenne. La difesa si è opposta alla richiesta di rinvio a giudizio, ma la vicenda approderà comunque a dibattimento. Per i pm della procura, i fatti sono gravi, anche perché riguardano armi.