La Piccola casa della Misericordia festeggia dieci anni di servizio ai poveri

 
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Gela – Nella giornata di ieri l’oratorio parrocchiale San Francesco ha aperto le porte per vivere una giornata di solidarietà, organizzata dalla Piccola Casa della Misericordia. Un pranzo per i poveri che ha coinvolto circa 250 persone tra assistiti, volontari, membri delle comunità di San Francesco e Sant’Agostino e dei giovani che hanno animato la festa. Un Natale alla mensa dei poveri è un modo per vivere e fare vivere un evento speciale sia per chi vi partecipa come commensale che per chi ha collaborato da volontario, sperimentando così che donando il proprio tempo si riceveranno in cambio non regali materiali ma profondi stimoli di riflessione, per vivere una festa diversa dal solito che tante volte scade nel consumismo. L’evento si è svolto in un clima di fraternità e di partecipazione di molti benefattori che si sono premurati, non solo nel servizio ma anche nel donare i giocattoli da destinare ai bambini. Stasera, in occasione del X anniversario della fondazione della Piccola Casa della Misericordia, nella chiesa di Sant’Agostino alle ore 18.30 si svolgerà la celebrazione eucaristica presieduta da S.E.R.S. Cardinale Francesco Montenegro, che dieci anni fa ha inaugurato i locali dell’Associazione, e dal nostro Vescovo S.E.R. Mons. Rosario Gisana. Parteciperanno tutti gli artigiani della Misericordia, i Volontari, i poveri e coloro che il 07 novembre sono stati ricevuti in udienza privata dal Santo Padre Francesco. Domenica 31 dicembre alle ore 18.30, presso la Chiesa della Divina Misericordia in San Francesco di Paola, inizierà la Celebrazione Eucaristica e il canto del Te Deum che concluderà l’anno trascorso e il Giubileo con la chiusura della Porta Santa.

“Siamo riconoscenti al Signore, alla Chiesa e ai fratelli di buona volontà – afferma don Pasqualino di Dio – per questo tempo di stupore che la Provvidenza ci sta facendo vivere, eventi di grazia che hanno dato slancio e vitalità motivazionale a quello che facciamo ogni giorno per i fratelli soli, poveri e vulnerabili, cercando di non far dominare la cultura dello scarto e del sospetto che deve essere sostituita con la promozione e la custodia dell’altro nella verità e nella carità. Siamo certi che la vita si possiede solo donandola e che il Signore non ci farà mancare il suo Spirito creativo per trovare nuove modalità, per portare coloro che bussano alla nostra porta a un incontro personale con il volto misericordioso del Padre”.

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