La necropoli "in attesa", tra reperti restaurati e ritardi burocratici

Un sito che merita finalmente di essere restituito alla città. Ora, però, servirebbero tempi certi che ancora non ci sono

14 giugno 2025 07:15
La necropoli "in attesa", tra reperti restaurati e ritardi burocratici -
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Gela.  È una scoperta che avrebbe potuto già trasformarsi in attrazione culturale e turistica, ma che invece continua a restare prigioniera della burocrazia. Parliamo della necropoli greca di età arcaica scoperta nel 2019 in via Di Bartolo, a Gela, durante i lavori di posa della fibra ottica finanziati da Open Fiber.
Un tesoro archeologico che ha attirato l’attenzione anche della stampa internazionale, ma che oggi, a distanza di anni, attende ancora la sua vera rinascita.
Nei giorni scorsi l’area è stata oggetto di una nuova pulizia e i reperti – già restaurati nei laboratori di Bosco Littorio – sono stati sistemati all’interno del sito. Un passo avanti, che però non basta.
È in programma, nei prossimi giorni, un incontro tra Open Fiber, Comune di Gela e Soprintendenza per fissare una data di inaugurazione. L’area, infatti, sarà aperta liberamente a cittadini e turisti. Ma prima serve ancora un ultimo passaggio: la cessione formale dell’area alla Soprintendenza, che ancora non ha preso possesso definitivo del sito.
L’assessore Morselli conferma che l’amministrazione sta spingendo per velocizzare l’iter e arrivare quanto prima all’apertura al pubblico. Intanto il Comune dovrà installare i dissuasori mobili per proteggere l’area e delimitare l’accesso.
La collocazione del totem multimediale – attraverso contenuti interattivi e grafiche - consentirà ai visitatori e ai turisti di conoscere la storia della necropoli costituita da 16 sepolture e dei corredi funerari ritrovati a suo tempo. Di particolare interesse, le tombe infantili realizzate con le hydrie: grandi anfore in cui i corpi dei bambini venivano deposti in posizione rannicchiata, secondo un rito raro e affascinante.
Un sito che merita finalmente di essere restituito alla città. Ora, però, servirebbero tempi certi che ancora non ci sono.

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