Gela. “La musica è finita…gli amici se ne vanno”…cantava Ornella Vanoni, nell’immortale brano del 1967. E le parole scritte da Franco Califano sembrano cucite apposta per raccontare questo ultimo scorcio di sindacatura di Lucio Greco, sempre più solo alla guida di un Comune dissestato non solo nei conti.
Salutati da tempo immemore infatti Partito Democratico e Forza Italia, i due partiti che hanno contribuito alla sua elezione nel 2019, decimata Un’altra Gela che in questi anni ha visto l’esodo incontrollato di gran parte degli eletti, e dopo aver perso per strada assessori, dirigenti e segretari generali, sembra che Greco adesso debba affrontare un nuovo, e forse definitivo, mini esodo in Giunta.
L’addio di Azione, culminato con le dimissioni dell’ormai ex assessore Francesca Caruso, l’ultimo in ordine cronologico, potrebbe di fatto essere il primo di una serie di addii nell’attuale compagine governativa.
Da qualche settimana a questa parte, pare infatti, che l’agenda delle riunioni di Giunta abbia tra gli argomenti preponderanti l’eventualità di una possibile candidatura bis del primo cittadino.
Un’ambizione legittima per un sindaco uscente che però, giorno dopo giorno, si trova a fare i conti con le perplessità ancora più legittime del suo cerchio magico, oggi sempre più ristretto.
E così, più il sindaco chiede una presa di posizione ai suoi in favore del Greco Bis, più i suoi storcono il naso e decidono di intraprendere altre strade.
Ad oggi, con la permanenza di un unico partito, l’Mpa, nella compagine di Governo, le possibilità di una ricandidatura di Greco sono ridotte al lumicino.
Anche tra i suoi fedelissimi della prima ora, lo scetticismo sulla forza che l’attuale primo cittadino possa esprimere in una campagna elettorale che si preannuncia spietata, è ben oltre il limite di guardia.
Ecco perché le prossime settimane potrebbero essere caratterizzate da un nuovo esodo che isolerebbe ancor di più il sindaco uscente.
Se ormai è stato ufficializzato l’addio dell’Assessore Francesca Caruso che, chiusi gli ultimi progetti di “Pinqua”, ha salutato e ha abbandonato Greco, insieme al consigliere Luigi Di Dio, tra i massimi sostenitori del sindaco da inizio consiliatura, sembra che in Giunta ci siano altri assessori con le valige pronte.
Voci di corridoio sempre più insistenti infatti darebbero già sulla rampa di uscita il vice sindaco, nonché assessore al Bilancio, Mariangela Faraci. Pare che l’assessore tecnico della giunta Greco non abbia espresso l’intenzione di sostenere il sindaco nella sua eventuale ricandidatura e che per questo avrebbe già maturato il suo addio.
A seguire a ruota l’attuale vicesindaco potrebbe essere il blocco degli autonomisti che ad oggi, pur rimanendo in giunta, stanno già lavorando da mesi alla loro proposta di candidatura con in pole position Rosario Caci.
Pare che l’addio degli autonomisti sia legato a doppio filo all’evoluzione del tavolo di centrodestra, dove l’Mpa sta cercando di avere un ruolo di rilievo, e che quindi sia solo una questione di tempo, considerato che nè i due assessori in Giunta, Liardi e Costa, né il gruppo consiliare hanno mai espressamente appoggiato il Bis di Greco.
Resterebbero probabilmente fino alla fine gli assessori Incardona, Morselli e Pizzardi, con l’attuale assessore ai Lavori pubblici che ormai convive da separata in casa con il sindaco, dopo lo scontro sul Lungomare e la pantomima del “Ritiro – Non ritiro” della delega.
Troppo poco per costruire un progetto elettorale che ad oggi stenta a partire, proprio per la mancanza di gambe su cui camminare. Insomma, gli amici sono già quasi tutti andati e la musica volge ormai al termine, ma Greco per adesso va avanti, anche se il traguardo del Bis si fa sempre più sfocato.