Gela. “Ma quale trattativa per le poltrone?
Sono il coordinatore provinciale di Forza Italia e mi pare più che naturale far visita al sindaco Messinese, che amministra una delle città più importanti del territorio”.
“Una normale visita istituzionale…”. Il forzista Michele Mancuso sembra intenzionato a non accendere il fuoco dello scontro interno, soprattutto con l’altro candidato all’Ars, l’uscente Pino Federico. Negli scorsi giorni, proprio Mancuso ha fatto visita al sindaco, una mossa che non è affatto piaciuta agli uomini di Federico e allo stesso deputato regionale che, invece, vuole mantenere la leadership locale. “Con Federico non c’è nessun problema – spiega ancora Mancuso – dice bene, se il sindaco ha un programma da presentare e condividere, allora saremo i primi ad ascoltarlo, altrimenti non siamo interessati a nessun posto. La mia visita a Gela? Mi sento gelese così come mi sento vicino a tutte le città della provincia. Non c’è nessuno che vuole comandare a Gela, magari da Palermo o dal Vallone”. Un messaggio chiaro che viene girato direttamente a Federico, intenzionato a non farsi mettere da parte, soprattutto in un momento di piena trattativa tra il centrodestra locale e l’amministrazione comunale.
“La sfiducia? Per ora meglio pensare alla campagna elettorale”. Il deputato uscente, tramite il suo referente di fiducia, il consigliere comunale Salvatore Scerra, per mesi ha sostenuto la linea della sfiducia al sindaco e alla giunta. Una mozione “imbalsamata”, però, a causa della mancata firma di un altro forzista, il consigliere Crocifisso Napolitano. Di certo, non mancano i toni aspri tra gli azzurri e Federico, a questo punto, diffida anche di Napolitano. “Non credo che a Gela ci siano divisioni interne – conclude Mancuso – la mancata firma di Napolitano sul documento unitario per la sfiducia al sindaco? A poco più di un mese dalle regionali, penserei soprattutto alla campagna elettorale”.