Gela. Mentre i dodici consiglieri comunali che hanno
già firmato la mozione di sfiducia, seppur su documenti comunque diversi, dovranno a breve cercare un’intesa per far arrivare in aula la discussione, la giunta si guarda intorno.
Il tentativo di dialogo. Sarà necessario, infatti, avere un sostegno politico, un nugolo di consiglieri che possa evitare l’eventuale fine anticipata dell’esperienza Messinese. Da quanto trapela, il sindaco starebbe continuando nella sua strategia di cercare il dialogo con tutti i gruppi politici rappresentati in aula, ad esclusione dei grillini, vista la frattura insanabile. I tentativi di approccio ci sarebbero stati anche con i vertici locali del Pd, allo stato attuale però non c’è nulla di concreto in vista. Il tentativo di dialogo ci sarebbe stato anche con quello che è attualmente il gruppo consiliare di centrodestra più rappresentativo, almeno sul piano dei numeri. In più occasioni, sarebbe emerso un potenziale confronto con i consiglieri comunali della Lista Musumeci. Un’intesa, seppur non esplicita, che avrebbe potenzialmente l’effetto di spaccare quest’area politica, soprattutto con gli esponenti locali di Forza Italia che, invece, caldeggiano la sfiducia immediata. Le voci, però, vengono smorzate dal capogruppo Vincenzo Cascino. “Non c’è alcuna possibilità che la Lista Musumeci possa sostenere questa giunta – dice – la mia posizione e quella dei colleghi Anna Comandatore e Giovanni Panebianco è chiara, nessuna intesa con il sindaco e i suoi assesosri. Non abbiamo spinto subito sulla sfiducia, perché riteniamo necessario che quest’argomento venga valutato con molta attenzione e dovremmo farlo dopo le elezioni regionali”. Quelli di Musumeci, quindi, escludono un eventuale soccorso politico in favore della giunta e se la mozione di sfiducia dovesse arrivare veramente in aula, il sindaco e i suoi assessori dovranno guardarsi le spalle perché nessuno sembra intenzionato a fare da “stampella”, almeno all’apparenza.