I papà divorziati allontanati dagli affetti dei propri figli è il tema affrontato col cortometraggio “Mamma non vuole” da Amedeo Gagliardi, produttore e attore protagonista.
La pellicola del film, la cui regia è stata affidata ad Antonio Pisu, vede tra i suoi attori principali Florinda Vicari che ha interpretato il ruolo di un giudice recitando con attori del calibro di Giancarlo Giannini, Naike Rivelli, Ninni Salerno, Fabio Ferrari, Niccolò Centioni e Brigitta Kocsis.
Per la show-girl, presentatrice e attrice, Vicari, si tratta di un ritorno nel mondo dello spettacolo. Oltre a “Mamma non vuole” lavora nel cast di un altro prodotto cinematografico.
Il cortometraggio-denuncia sugli effetti della sindrome della Pas (Parental Alienation Syndrome) da alienazione genitoriale che coinvolge i figli dei genitori separati, con particolare riferimento ai padri, è stato presentato in anteprima internazionale al Capri Hollywood Film Festival meritandosi riscontri positivi da Carlo Vanzina, produttore e regista, e dall’attore Sebastiano Somma.
Il corto è stato realizzato nel 2016 a Bologna e racconta la storia vera di Alessandro Lamberti interpretato da Amedeo Gagliardi, un padre allontanato dagli affetti del proprio figlio. Non un caso isolato nella vita quotidiana. Infatti ogni tre minuti in Italia una coppia si separa e ogni 7 minuti un figlio viene ingiustamente allontanato da un suo genitore. O meglio, dal suo papà.
La sindrome di alienazione parentale è un fenomeno che coinvolge solo in Italia due milioni di padri alienati – commenta Amedeo Gagliardi – Circa 5 milioni di persone coinvolte, tra genitori e tutti gli altri componenti di un nucleo famigliare. Un genitore, spesso un papà, subisce un distacco relazionale e affettivo dai propri figli. Almeno metà della popolazione è coinvolta a 360 gradi”.
“Abbiamo voglia di scoperchiare questa sindrome – conclude il regista Antonio Pisu – sentirete parlare di noi. Questo è un argomento molto attuale”.
