La drammatica morte del piccolo Loris, incarico per l’autopsia: possibili responsabilità dei medici?

 
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Il piccolo Loris Rodoti

Gela. Le indagini sono in corso, come abbiamo riferito, e su più fronti. Per la drammatica morte del piccolo Loris Rodoti sono in atto verifiche e accertamenti, condotti dalla procura di Gela e da quella di Palermo, dove il bambino è morto a seguito del trasferimento d’urgenza. Domani, verranno affidati gli incarichi tecnici, attraverso il gip del tribunale di Gela, per le verifiche da condurre sui mezzi coinvolti nel sinistro stradale di fine gennaio, quando Loris venne investito da una Lancia Y mentre era in sella alla sua bicicletta. La procura locale conduce l’attività attraverso il sostituto procuratore Dina Aletta. Sia la bici sia la Lancia Y sono state sequestrate. Sono due gli indagati, per omicidio stradale e lesioni. Si tratta della ventinovenne e del trentanovenne che erano a bordo dell’auto. Entrambi sono assistiti dal legale Rocco Cutini. Sempre in settimana, si procederà, a Palermo, all’affidamento dell’incarico per l’esame autoptico. I pm palermitani hanno aperto un fascicolo, al momento contro ignoti. L’inchiesta è condotta dal pubblico ministero Giulia Beux.

Gli accertamenti autoptici sono destinati a definire le cause del decesso di Loris Rodoti, morto ad appena nove anni. La procura palermitana vuole verificare se quanto accaduto possa essere legato a condotte colpose sia di chi era nella vettura sia dei medici che lo hanno avuto in cura. I familiari, colpiti da un dramma atroce, stanno seguendo le indagini, condotte sia a Gela sia a Palermo. Il piccolo era stato dimesso, in una prima fase, ma successivamente è andato incontro a un progressivo peggioramento del suo stato, fino al trasferimento a Palermo. Tutte le parti, probabilmente, nomineranno propri consulenti.

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