Gela. Pescatori in azione all’interno del Porto Rifugio, ma stavolta retini e attrezzi da pesca non servono per il pesce ma per pescare rifiuti.
Da tempo infatti lo specchio d’acqua antistante il porto è invaso da cumuli di immondizia che in certi punti diventano un vero e proprio tappeto attorno alle barche.
Un degrado evidente che finora non ha mai registrato un intervento deciso nella rimozione di cumuli. L’area portuale appartiene al Demanio Marittimo, ma rientra indiscutibilmente nel territorio del Comune di Gela. Nessuno però interviene e così questa mattina un gruppo di pescatori ha deciso di rimboccarsi le maniche e ha iniziato a ripulire lo specchio d’acqua.
Il porto, insabbiato da anni e per questo praticamente impraticabile per i pescherecci, vive anche una condizione di degrado causata non solo dagli incivili che gettano rifiuti di ogni tipo in mare ma anche da alcun pescatori che si liberano delle cassette usate e degli scarti della pesca. Un’immagine, quella del porto deturpato che fa male a chi vive il mare quotidianamente. Uno degli operatori, Gino Turco, chiede interventi decisi alle istituzioni e controlli più stringenti.