Gela. Un bando per assegnare le aree dismesse della raffineria Eni a quelle aziende che intendano investire sul territorio.
“Si può intervenire subito”. Una bozza è già stata definita dai segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, dai vertici di Confindustria Centro Sicilia e da quelli di Legacoop. In sostanza, sindacato e rappresentanti datoriali chiamano in causa Palazzo di Città. “Sulle aree dismesse del polo petrolchimico si può intervenire subito – scrivono – i sindacati e il mondo produttivo hanno lavorato insieme ad una bozza del bando di gara per le aree dismesse della raffineria. Tocca, adesso, alla regione e al comune fare la loro parte favorendo l’insediamento di nuove imprese”. Una posizione che accomuna i segretari confederali Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania e i vertici di Confindustria Centro Sicilia, con il presidente Marco Venturi, e quelli di Legacoop con Leonardo Li Causi. “Quello delle aree dismesse è un bando di livello nazionale – spiegano ancora sindacalisti e imprenditori – che pubblicizza la disponibilità delle aree di raffineria con la fornitura delle relative utilities. Un’opportunità unica per evitare la dismissione e rilanciare il sito produttivo”. Il bando, a questo punto, potrebbe essere pubblicato su un quotidiano nazionale come il Sole 24 Ore, controllato appunto da Confindustria.
Un iter burocratico più semplice. Autorizzazioni e iter burocratici, però, dovranno essere facilitati. ““L’iter per assegnare le aree dismesse ad aziende che vogliono investire sul territorio – concludono – deve partire dai punti qualificanti del protocollo di legalità siglato in prefettura da raffineria, sindacati, Confindustria ed Eni, e dagli altri protocolli già siglati il 10 luglio del 2007 e il 27 luglio 2012 che prevedono percorsi preferenziali per agevolare le autorizzazioni e ottimizzare i tempi, attraverso conferenze di servizi presso la prefettura di Caltanissetta, coinvolgendo i soggetti interessati al rilascio delle autorizzazioni e coloro che di volta in volta sono chiamati ad esprimere pareri sui procedimenti”. Insomma, un percorso facilitato pur di far arrivare in città nuovi investitori.