Gela. Il “matrimonio” politico è ufficialmente in crisi. I consiglieri comunali del Partito Democratico che la scorsa settimana, al termine dell’assemblea, hanno contestato i metodi di gestione, a partire da quelli della segreteria, hanno chiuso qualsiasi canale di comunicazione.
Rapporti al minimo. Una linea dura che vede in testa il capogruppo Vincenzo Cirignotta e l’altro consigliere democratico Romina Morselli. Nessun tentativo di chiarimento, neanche con il segretario cittadino Peppe Di Cristina. In bilico, c’è l’asse che legava lo stesso segretario al gruppo consiliare. Non si parlano e, probabilmente, non si cercano, in attesa di tempi migliori. I consiglieri non avrebbero gradito il silenzio del segretario Di Cristina rispetto ai nuovi temi lanciati, dalle primarie di coalizione all’assemblea aperta all’intero centrosinistra. Allo stesso modo, le fibrillazioni tra la segreteria e i consiglieri sarebbero iniziate con l’avvio della fase di distensione all’assise civica. I consiglieri del Partito Democratico, da alcune settimane, hanno ripreso il dialogo con gli esponenti degli altri gruppi di centrosinistra, a partire da Adesso Gela degli ex democratici Giuseppe Ventura e Antonino Biundo, che sono espressione di Sicilia Futura dell’ex ministro Salvatore Cardinale. Mosse e contromosse che hanno contribuito a far emergere le prime crepe in casa Pd. Il segretario Peppe Di Cristina, già la prossima settimana, potrebbe fissare la data d convocazione della direzione cittadina. “Avrò una serie di incontri relativi soprattutto al congresso nazionale – spiega – ma, con molta probabilità, già la prossima settimana sceglierò la data di convocazione della direzione cittadina”. Altro, al momento, non dice. Dietro alla fronda, comunque, ci sarebbero ragioni ancora più profonde, a partire da una possibile intesa tra i “grandi vecchi” del Pd locale, finalizzata a blindare la candidatura dell’attuale deputato all’Ars Giuseppe Arancio, che sarebbe pronto a ripresentarsi per un secondo mandato. Anche questa soluzione avrebbe contribuito ad esacerbare gli animi dei consiglieri, almeno quelli di Vincenzo Cirignotta, Romina Morselli e Salvatore Gallo. Il timore dei democratici all’assise civica, infatti, è che tutto venga deciso solo da una sorta di direttorio chiuso, guidato da “grandi vecchi” come Lillo Speziale e Miguel Donegani, capaci di incidere anche sulla linea politica della segreteria di Peppe Di Cristina. La prossima direzione cittadina, preannunciata proprio dal segretario, potrebbe segnare una svolta. Non è ancora chiaro però in quale direzione. Di sicuro, sembrano lontani i “fasti” dell’elezione di Di Cristina alla guida del partito locale, arrivata con l’appoggio soprattutto degli attuali consiglieri comunali, ora in netto dissenso con la sua linea.