La compagna di corso accoltellata, in Cassazione la difesa della minore indagata: accusata di tentato omicidio

 
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Le fasi di quanto accaduto riprese dai sistemi di videosorveglianza

Gela. Si rivolgeranno ai giudici della Corte di Cassazione dopo che il tribunale del riesame di Caltanissetta ha respinto le richieste difensive. I legali della diciassettenne accusata del tentato omicidio di una compagna di corso chiederanno di rivedere la sua posizione. Mirano ad una misura alternativa al carcere. La giovane è detenuta in una struttura per minori a Roma. In base a quanto ricostruito dai carabinieri del reparto territoriale e dai pm della procura minorile, avrebbe accoltellato la compagna, al culmine di un periodo di forti tensioni. L’aggressione si è verificata in via Battesimo, a pochi metri dalla sede dell’istituto di formazione professionale frequentato dalle due. Ci sarebbe stato prima un tentativo di chiarimento, ma poi i toni si sarebbero inaspriti fino ad arrivare alle coltellate. L’indagata aveva portato con sé una lama che ha usato per colpire la coetanea. Quanto accaduto è stato ricostruito utilizzando anche le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza della zona.

Gli avvocati Francesco Enia e Giusy Ialazzo contestano l’ipotesi del tentato omicidio. L’indagata non avrebbe avuto l’intenzione di uccidere, ma la compagna ha subito profonde ferite (insieme alla famiglia è assistita dall’avvocato Filippo Spina). Saranno adesso i giudici romani della Cassazione a pronunciarsi sulle richieste mentre la stessa diciassettenne dovrà presentarsi dai giudici del tribunale dei minori di Caltanissetta il prossimo marzo. E’ stato disposto il giudizio immediato.

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